Sesto, i lavori più urgenti alle subappaltatrici
Affidamenti diretti per chiudere almeno le partite più urgenti. Per il resto dell'opera, invece, si procederà a scorrere la graduatoria di cinque anni fa oppure con una nuova gara d'appalto, per continuare e concludere il prolungamento della linea 1 del metrò, oggi solo al 50% delle realizzazioni. Lo ha comunicato ieri mattina Metropolitana Milanese, stazione appaltante, agli enti finanziatori e ai Comuni interessati dal cantiere, fermo ormai da qualche settimana dopo che l'11 marzo il consiglio di amministrazione di MM ha deliberato la rescissione del contratto per inadempienza con Acmar, la cooperativa romagnola che era subentrata a fine estate nella realizzazione di un'opera pubblica di 206 milioni di euro. Così, per la realizzazione del tronchino di manovra – necessario a garantire la sicurezza della linea e del cantiere – si provvederà a un affidamento in danno: una procedura d'urgenza che andrà ad affidare direttamente i lavori a una delle ditte subappaltatrici di Acmar. Non solo. Perché MM, dopo aver ricevuto il parere del suo ufficio legale, ha annunciato un altro intervento, che interesserà da vicino residenti e commercianti di viale Gramsci. Con la realizzazione dell'asta di manovra, infatti, la chiusura dell'arteria sestese, è l'altra urgenza da affrontare: se nel primo caso si costruirà un affidamento diretto, nel secondo Metropolitana Milanese ha comunicato l'intenzione di procedere con una gara a inviti, a cui sta già lavorando. LE OPERAZIONI sul tronchino di manovra dovrebbero concludersi entro i primi giorni di maggio e immediatamente dopo dovrebbero partire quelle per la chiusura di viale Gramsci, il cui termine è previsto per la fine del 2015, come da vecchio cronoprogramma. Per le restanti lavorazioni, invece, MM sta interpellando le ditte in graduatoria nella gara d'appalto del 2010. Se nessuna delle imprese che hanno partecipato al bando si dichiarerà disponibile, MM dovrà realizzare una nuova procedura di appalto per affidare i lavori, un iter che porterebbe un ulteriore stand by di un anno in un quartiere, il Restellone, sventrato dal luglio 2011. Una decisione, quella di MM, che trova piena soddisfazione dell'amministrazione sestese, che il 18 marzo aveva inviato una lettera sollecitando alla stazione appaltante una soluzione rapida almeno per il tratto di viale Gramsci più abitato. «Ritengo che la scelta di ritenere urgenti i lavori per la chiusura del viale sia corretta e doverosa e in linea con quanto il Comune ha chiesto ufficialmente – ha commentato il sindaco Monica Chittò -. Auspichiamo che i lavori siano in continuità con quelli della realizzazione del tronchino e faremo tutto quanto nelle nostre possibilità perché la vita di viale Gramsci, dei suoi abitanti e dei commercianti della zona possa tornare alla normalità nel più breve tempo possibile».