Car sharing d’area metropolitana e oltre; bike sharing elettrico; bike sharing a schema libero; condivisione dei percorsi urbani; e poi multimodalità, consolidamento dei servizi lato prenotazione e lato pagamento, sharing come parte integrante del piano generale della mobilità urbana. Tutto mostrato e dimostrato a uMove il 28 aprile. Partecipazione gratuita
Lo ha detto anche il Sindaco ed è difficilmente contestabile: Milano è la città italiana a più alta concentrazione di sharing economy, che poi significa trovare il modo di valorizzare al massimo le risorse per ottenere la massima efficienza d’uso coniugata con il miglior livello di servizio. La parte più visibile della sharing economy è quella che interessa la mobilità: car sharing, bike sharing, ride pooling e così via, non passa giorno che non se parli sui media e al bar. E’ anche quella che potenzialmente può avere il maggiore impatto sulla qualità della vita, sulla vivibilità della città: abbassa i costi, riduce il numero di auto rendendole meno necessarie, aumenta il livello di servizio, abbatte l’impatto ambientale. Nelle città più avanti, come Milano, stiamo per entrare nella terza fase della mobilità in sharing. Ma quale sarà? Si è molto discusso di scooter sharing, di car sharing metropolitano a schema libero, ma intanto è arrivato il bike sharing elettrico. Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Milano, il PUMS, inserisce lo sharing tra le componenti fondamentali per i servizi di mobilità. Sarà proprio su questa parte del PUMS l’intervento di apertura della sessione dedicata allo sharing di uMove, evento della piattaforma BEyond 2015 dedicato alle nuove modalità di trasporto di persone e cose in ambito urbano, organizzato da Studio Comelli in collaborazione con Elaborazioni e ClickUtilityTeam e con il supporto del Comune di Milano e di alcune aziende private del settore.
In attesa di quello a schema libero (o freeflow, per gli anglofili), un car sharing esteso all’area metropolitana sta partendo anche a Milano e in Lombardia, quello di e.Vai, che è presente ormai in molte città e cittadine dell’area metropolitana. e.Vai verrà a uMove a spiegare la sua strategia di copertura del territorio e i passi che sta facendo per rendere più flessibile il servizio per chi lo usa. Intanto anche Eq Sharing, il servizio basato su quadricicli elettrici che fanno base nelle Aree Digitali, adotta il modello a schema libero, anche se solo nell’Area C. A uMove presenterà questa ed altre novità in arrivo.
Il bike sharing milanese è un fiore all’occhiello, ormai le rastrelliere delle bici gialle sono veramente ovunque, ed ora arrivano anche quelle rosse a pedalata assistita. ClearChannel, che gestisce BikeMI, spiegherà il nuovo servizio e porterà le bici elettriche su cui si baserà, giusto in tempo per Expo e per faticare meno nella calura estiva. Si può fare meglio? Che dire di un bike sharing a schema libero? La sperimentazione è in corso a Bari intorno al locale Politecnico, il servizio si chiama GetEasyBike, utilizza app, lucchetti telecontrollati, insomma, è da vedere. Ne parla a uMove Elaborazioni.org che, con lo staff di Geteasybike, sta portando avanti il progetto, con l’obiettivo a medio termine di rendere permanente il servizio nella città di Bari, e nel Campus universitario grazie alla candidatura al premio Edison Pulse, al momento sul podio nella categoria “sviluppo del territorio”.
Parlando di app, sono la chiave per tutte le forme dello sharing per la mobilità. A uMove saranno presenti tre start-up, due milanesi ed una napoletana, Letzgo, Everyride e iGoOn, che si basano su diversi concetti ma con l’obiettivo di fornire servizi di mobilità dal basso e tramite l’autorganizzazione. Letzgo e iGoOn si basano con modalità diverse sul concetto generale di ride pooling urbano, ossia di condivisione di percorsi urbani tra diversi viaggiatori utilizzando auto, private o in sharing. Everyride punta invece a consolidare in una unica app le interfacce verso i diversi servizi di sharing, comprendendo anche i taxi. Lo stesso fa, prendendo la cosa dalla coda, ossia dal pagamento, la BIP Card di 5T e partner a Torino e in Piemonte. Un altro tassello verso una totale multimodalità del servizio di mobilità e una dimostrazione che Milano è sì capitale della sharing economy, ma in buona compagnia.
Maggiori informazioni su uMove e sulla piattaforma BEyond2015 di cui fa parte sul sito www.be2015.com. La partecipazione è gratuita con obbligo di registrazione su http://www.be2015.com/registrati/ .