Gli autisti degli autobus torneranno a vendere i biglietti da giugno? La novità ha suscitato non pochi malumori tra i dipendenti di Atv e i sindacati
La decisione dell'azienda di trasporto pubblico mira a contrastare il fenomeno dei portoghesi e l'Atv era giunta a questa innovazione dopo un lungo confronto interno con le organizzazioni sindacali. Il 27 febbraio scorso infatti era stato siglato un accordo, che prevedeva l'avvio di questa sperimentazione: quando però l'intesa è stata sottoposta al personale di guida tramite referendum, i dipendenti Atv l'hanno bocciata. L'azienda ha deciso tuttavia di portare avanti comunque il progetto, estendendolo in base alla disponibilità degli autisti che volontariamente sceglieranno di effettuare il nuovo servizio. Una presa di posizione che non è piaciuta ai sindacati Filt Cgil e Ugl Tpl. «Questo accordo era vincolato all'approvazione degli organi statutari, cioé il referendum dei lavoratori per le organizzazioni sindacali e il consiglio di amministrazione per Atv», spiegano le segreterie provinciali Filt Cgil e Ugl Tpl. «I lavoratori durante le assemblee hanno espresso molte perplessità su alcuni punti che ancora oggi non sono stati chiariti, come ad esempio i termini dell'assicurazione diretta a tutelare i lavoratori in caso di aggressione o furto, che la direzione ha dichiarato di aver già stipulato, ma che nessun al momento conosce». Al referendum avrebbe partecipato oltre il 75 per cento dei dipendenti Atv aventi diritto al voto. «Davanti alla bocciatura dell'accordo da parte dei diretti interessati, ogni azienda seria e lungimirante dovrebbe immediatamente convocare le organizzazioni sindacali per domandarsi cosa non ha funzionato e cosa eventualmente modificare», proseguono i sindacati. «Cosa fa invece la direzione di Atv? In barba a tutte le regole democratiche e contrattuali decide di dare seguito comunque all'accordo, ignorando di fatto la volontà dei lavoratori e soprattutto aprendo una sorta di trattativa individuale che nessun contratto collettivo di lavoro prevede». Le segreterie provinciali di Filt Cgil e Ugl Tpl hanno quindi attivato le procedure di raffreddamento, primo passo per dichiarare uno sciopero e «difendere la democrazia e la libertà in un'importante azienda pubblica, che dovrebbe fare di questi valori gli assi portanti». Il direttore generale di Atv Zaninelli, annunciando la novità, aveva sottolineato che per l'azienda era tutto a posto perché gli autisti saranno sollevati da responsabilità. Domani Atv ha convocato i sindacati: se l'incontro non dovesse avere esito positivo, verrà organizzato un presidio lunedì dalle 10 alle 11 davanti alla sede Atv di lungadige Galtarossa.