Cinque milioni e trecentomila euro in tre anni per completare il Piano di ricostruzione dei depositi bus danneggiati dal sisma del 2012, terminare la riorganizzazione del nodo di Pavullo, con
Cinque milioni e trecentomila euro in tre anni per completare il Piano di ricostruzione dei depositi bus danneggiati dal sisma del 2012, terminare la riorganizzazione del nodo di Pavullo, con il nuovo deposito, realizzare un nuovo terminal bus a Nonantola, potenziare e qualificare l’accessibilità delle fermate sul territorio e adeguare la rete filoviaria di Modena. Questi i principali obiettivi del Piano triennale delle opere e degli investimenti di aMo 2015-2017, approvato dall’Assemblea degli enti pubblici soci nei giorni scorsi. Lo comunica l’agenzia in una nota. Nonostante il difficile contesto economico e il rallentamento del settore edilizio e immobiliare – si legge – , viene proposto anche per i prossimi anni il mantenimento del trend di spesa di oltre un milione di euro l’anno già raggiunto con il Piano 2011-2014. Nel quadriennio precedente sono infatti stati investiti da aMo 5 milioni 600mila euro, di cui 2 milioni e 150mila euro di contributi esterni, per manutenere e qualificare il patrimonio aziendale. L’intervento più rilevante è stato il nuovo deposito bus di Pavullo, il cui cantiere, sviluppato nel 2014, è quasi concluso. Nel 2014 è stato inaugurato anche il nuovo terminal di Maranello. Il nuovo Piano degli investimenti contempla opere in gran parte in capo direttamente ad aMo, in altri casi in capo ai Comuni con la collaborazione e il contributo finanziario dell’Agenzia, della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Modena.