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Mobilità, diritto negato: la lettera di un papà

Mobilità, diritto negato: la lettera di un papà

Su Clickmobility – e in particolare nella rubrica dedicata a disabilità e trasporti – riportiamo integralmente la lettera di Vincenzo Gallo, padre di un ragazzo con disabilità che ha deciso di scrivere della sua condizione alle redazioni di varie testate, a partire da Il Manifesto

"Qual­che giorno fa la stampa ha pub­bli­cato una noti­zia rela­tiva a bam­bini di una scuola in Pro­vin­cia di Cosenza, che hanno deciso di rinun­ciare ad una gita sco­la­stica pro­gram­mata, in quanto i diri­genti sco­la­stici non hanno tro­vato un pull­man acces­si­bile ed attrez­zato ad acco­gliere anche un bam­bino con disa­bi­lità. Mi com­pli­mento con la Pre­side e con i ragazzi, per­ché in altre occa­sioni le gite a volte sono state orga­niz­zate comun­que, lasciando a casa i bam­bini con disabilità. Sot­to­li­neo che la nor­ma­tiva sulle bar­riere archi­tet­to­ni­che riguarda anche i mezzi di tra­sporto ed è disat­tesa pur­troppo in varie aree del Paese.   Dal sito delle Fer­ro­vie dello Stato/RFI emerge ad esem­pio che su 2000 sta­zioni fer­ro­via­rie in Ita­lia sono attrez­zate e acces­si­bili solo 240. Ci si può rivol­gere al ser­vi­zio on line per disa­bili o alle sale blu per aver infor­ma­zioni det­ta­gliate al riguardo. In tutto il ter­ri­to­rio nazio­nale ce ne sono solo 14. Se si rie­sce ad arri­vare poi nelle città ita­liane è dif­fi­cile spo­starsi con mezzi di tra­sporto pub­blico comu­nali, per­ché sono solo in parte accessibili.   I taxi adat­tati per tra­spor­tare per­sone su sedie a rotelle si tro­vano solo in poche città ita­liane come Bolo­gna, Roma, Verona, Trento (il ser­vi­zio taxi è acces­si­bile in tutta la pro­vin­cia) e poche altre.   In una città come Milano fino a qual­che mese fa cir­co­lava solo qual­che taxi acces­si­bile, dif­fi­cile da pre­no­tare. A Cosenza un ser­vi­zio taxi per tutti è stato avviato dal Comune circa quin­dici anni fa e mi auguro possa essere potenziato.   E’ da sot­to­li­neare che le per­sone con disa­bi­lità hanno diritto a pari oppor­tu­nità e a muo­versi su tutto il ter­ri­to­rio nazio­nale e all’estero per motivi di salute, di stu­dio, di lavoro, di svago, come tutti, e non pos­sono con­ti­nuare ad essere discriminate.   Oltre alla Costi­tu­zione Ita­liana e alla Con­ven­zione Onu sui diritti delle per­sone con disa­bi­lità, che garan­ti­scono pari oppor­tu­nità a tutti i cit­ta­dini, anche i Piani dei tra­sporti deb­bono tenere conto anche delle per­sone con disa­bi­lità. Il Decreto del Pre­si­dente della Repub­blica 24 luglio 1996, n. 503, inol­tre pre­cisa le norme da rispet­tare per l’eliminazione delle bar­riere archi­tet­to­ni­che negli edi­fici, spazi e ser­vizi pubblici.   Mi auguro per­tanto che la legi­sla­zione esi­stente sia fatta rispet­tare dalle auto­rità ad ogni livello e su tutto il ter­ri­to­rio nazionale".   Vin­cenzo Gallo, padre di un ragazzo con disabilità

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