Il Tar accoglie in parte il ricorso. La Regione: «andremo al Consiglio di Stato»

Tar sospende la gara per il tpl in Friuli Venezia Giulia

Tar sospende la gara per il tpl in Friuli Venezia Giulia

Dei 14 motivi all’origine dell’istanza di Busitalia, Sita Nord e Autoguidovie, ne è rimasto in piedi solo uno. Sufficiente per sospendere la gara

Il Tribunale Amministrativo Regionale si è espresso nel merito del giudizio di ottemperanza della Regione Friuli Venezia Giulia nei confronti della sentenza numero 30 del 2015 promosso da Busitalia, Sita Nord Srl e Autoguidovie Spa.    Il Tribunale, dopo aver ritenuto inammissibili il 15 marzo scorso 11 dei 14 motivi presentati, ha accolto parzialmente il ricorso ritenendo che la Regione ha ottemperato a 2 dei 3 punti in questione trattati dalla sentenza numero 30/2015, dichiarando invece «per quanto riguarda l'obbligo di acquisto, risulta che la Regione non vi ha dato puntuale esecuzione, mantenendo l'obbligo cogente di acquisto».    Gli altri due punti riguardavano invece il punteggio attribuito per la riduzione dei tempi di subentro nel servizio, modificato da 90 a 180 giorni, che è stato ritenuto ragionevole, e gli oneri per il personale della clausola sociale, per il quale le integrazioni della Regione «hanno consentito ai soggetti interessati di conoscere in dettaglio i costi del personale, le loro qualifiche e la loro individuazione puntuale».    «Benché alla fine dei 14 punti sollevati dalle società ricorrenti, ne sia rimasto in piedi solo uno – ha commentato l'assessore alla mobilità Mariagrazia Santoro – su questo punto non condividiamo la decisione del Tar in quanto, nella stessa sentenza, si scrive che “l'obbligo di acquisizione non deriva direttamente dalla legge regionale n. 23 del 2007, che lo prevede solo come possibilità, nel caso discrezionalmente scelta dalla stazione appaltante”, ma a fronte di ciò non comprendiamo perché poi ci venga negata la possibilità di prevedere questa fattispecie nella nostra gara regionale».    «A seguito di questo pronunciamento – ha concluso l’assessore Santoro – siamo orientati a proporre un’impugnativa al Consiglio di Stato che consenta di togliere anche quest'ultimo dubbio rimasto dopo l'approvazione delle scelte dell'amministrazione per i rimanenti 13 punti sollevati dai ricorrenti Busitalia-Autoguidovie».    «Nel frattempo – annuncia l’assessore – sospenderemo cautelativamente la procedura di gara che avrebbe previsto nei prossimi giorni l'apertura delle buste dell'offerta arrivata, nell'attesa dei prossimi passaggi giudiziari».    «Questa decisione – ha aggiunto Santoro – complica l'iter della gara rendendolo quanto meno più lungo e ritardando i benefici che il bando poteva portare direttamente e immediatamente all'amministrazione, a partire dal ribasso d'asta, passando per il tetto all'indicizzazione del corrispettivo e poi al notevole aumento dei servizi previsti per i cittadini. In un contesto in cui le gare in corso sono solo la nostra e quella della Toscana, si tratta di un passaggio che rallenta questo processo di razionalizzazione ed efficientamento del Trasporto Pubblico Locale, non solo per la nostra Regione, ma per tutta Italia». 

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