Altro sciopero degli autonomi, Atm rischia il blocco

Altro sciopero degli autonomi, Atm rischia il blocco

Il prefetto tenterà di mediare tra sindacati e azienda; il 15 maggio decise la precettazione del personale Atm per non danneggiare i turisti che arrivano per l'Expo

Un nuovo sciopero dei mezzi dei lavoratori di Atm, sempre durante Expo, sempre ad alta incognita adesione. Lo indicono i sindacati autonomi Cub Trasporti e Usb per giovedì 11 giugno. Metrò, bus e tram saranno a rischio dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio in segno di protesta a livello locale contro l'accordo per il lavoro extra di macchinisti e tranvieri ma anche, a livello nazionale, per rivendicare un contratto di categoria, quello degli autoferrotranvieri, scaduto da otto anni, oltre alle ripercussioni del Jobs act del governo.
Difficile pronosticare l'adesione alla mobilitazione. I due sindacati hanno pochi iscritti in Atm, ma come accaduto il 28 aprile scorso (sciopero della Cub) l'agitazione potrebbe raccogliere consensi più ampi nell'agitata categoria di macchinisti e tranvieri. La rivendicazione è molto locale per la Cub Trasporti, che il 28 luglio, nonostante appunto le poche tessere nei depositi milanesi, è riuscita a bloccare metrò e buona parte di tram e bus. Spiega Claudio Signore, sindacalista Cub Trasporti, che «siamo pronti a rivedere lo sciopero se Atm e Comune intendono aprire una discussione seria sui temi dell'accordo Expo e della sicurezza – avverte – .   È il quarto sciopero in questa vertenza: ci permettano di discutere per esempio sui riposi mancati, che secondo l'accordo sono coercitivi invece potrebbeero essere volontari».
Dirimente sarà poi la posizione del prefetto Francesco Paolo Tronca. Lo scorso 15 maggio decise di precettare i lavoratori di Atm in occasione dello sciopero nazionale dell'Unione sindacale di base, proprio per il rischio concreto di mandare in tilt la città dell'Expo. Bisognerà vedere nei prossimi giorni se Tronca deciderà di confermare la linea dura.   Sicuramente, prima, sarà sempre lui a tentare una mediazione con un tavolo in prefettura, convocando sindacati e probabilmente anche rappresentanti aziendali e del Comune, primo azionista di Atm.

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