Aumenta il numero dei verbali, grazie al coinvolgimento dell'Enov si staccano mille biglietti a settimana
Atam nell'ambito di risanamento aziendale ha messo in campo un programma per abbattere l'incidenza del fenomeno. Una serie di iniziative che dal mese di febbraio ad oggi hanno fatto registrare numeri che superano le aspettative e lasciano sperare che il messaggio culturale improntato al rispetto delle regole può attecchire. Un esempio? Nel 2013 sono stati venduti in tutto 15 mila biglietti, quest'anno nei mesi compresi tra febbraio e maggio il numero di ticket staccati sono 17 mila. Operazione importante per l'Azienda di trasporto pubblico che si trova ad affrontare una delle pagine più difficili della sua storia. Anche ieri infatti gli agenti delle fiamme gialle sono stati in Azienda per degli accertamenti fiscali riferiti alla precedente amministrazione. Operazione che vede il coinvolgimento, in questa fase sperimentale partita come una piccola sfida, della sezione reggina dell'Enov (ente nazionale operatori volontari), guidata da Salvatore D'Amico. I rappresentanti dell'ente infatti sono presenti a bordo e incentivano la vendita dei biglietti tra i passeggeri, dal mese di febbraio e i numeri hanno subito registrato un'impennata. A gennaio i titoli di viaggio venduti a bordo erano 200, si è passati a 1900 il mese successivo, per arrivare a 2100 a marzo, 2900 ad aprile e 3800 a maggio. Con una media di circa 1000 biglietti a settimana. La presenza di queste nuove figure a bordo ha fatto scattare una sorta di iter virtuoso, le attività dei controllori dell'azienda è risultata più produttiva. Incrociando i dati emerge una forma di competizione positiva. Infatti se a gennaio i verbali elevati erano 145 a febbraio sono diventati 267, a marzo 537, 500 ad aprile e 535 a maggio. Una decisa inversione di rotta confermata anche dal confronto parallelo rispetto agli altri anni. Nel 2013 infatti nello stesso periodo i verbali erano 1488, sono diventati 1946 l ' anno successivo. Nel 2015 si superano i tre mila. Insomma una combinazione di elementi che passa dalla pianificazione di più intensi controlli mirati sulle corse a più alto rischio, con la presenza di un numero maggiore di personale addetto alla verifica, sia interno che esterno. «Non ci sono intenti repressivi nei confronti dei nostri utenti – ha chiarito l ' amministratore unico Antonino Gatto – . L'obiettivo è quello di sensibilizzare l'utenza ad adottare comportamenti maggiormente etici e rispettosi del bene pubblico, ponendo in risalto il vantaggio ottenibile in tal senso in termini di miglior qualità del servizio. Non è giusto, d'altra parte, che il costodei biglietti ricada solo sui cittadini onesti». A fronte di questi risultati l'Azienda sta pensando di dare continuità a questa iniziativa partita come una sperimentazione. Ad ulteriore supporto dell'azione intrapresa, è allo studio un maggior coinvolgimento degli autisti che, svolgendo la mansione di agente unico, durante la guida saranno chiamati a verificare ad ogni capolinea il regolare possesso dei titoli di viaggio da parte dell'utenza ed a vendere loro il biglietto in caso di necessità. Non solo, per radicare l ' idea che per viaggiare sui mezzi pubblici occorre munirsi di biglietto, l'Azienda sta pensando di avviare una vera e propria campagna di informazione e sensibilizzazione rivolgendosi ai giovani direttamente dalla scuola. Un messaggio culturale improntato al rispetto delle regole e al senso di appartenenza, oltre che di legalità. Insomma cominciare dai banchi a sradicare la figura del furbetto che viene guardato quasi con ammirazione e non con il biasimo che meriterebbe. L'operazione. L mministratore unico Antonino Gatto spiega come sono stati intensificati i controlli a bordo dei bus