Gli utenti chiedono mezzi più puliti e più corse

aMo, gli utenti confermano il 7

aMo, gli utenti confermano il 7

Stabile nel 2015 il giudizio sul gradimento del servizio modenese

I viaggiatori del trasporto pubblico modenese promuovono il servizio con un 7,1, confermando anche nel 2015 il giudizio degli ultimi anni. E’ quanto emerge dalla decima indagine sulla soddisfazione dell’utenza (Costumer care), realizzata a marzo dall’ufficio ricerche del Comune di Modena per conto dell’Agenzia per la mobilità e presentata nei giorni scorsi al Gestore.
La qualità del servizio continua ad essere giudicata buona, ma permane una richiesta di miglioramento su diversi aspetti. Se infatti nessuna voce scende sotto al sei, allo stesso tempo nessuna arriva a meritare l’otto pieno.
Nel 2015 tra le voci che hanno riscontrato il maggior apprezzamento ci sono la “sicurezza rispetto a furti e borseggi” (7,9); la “comodità delle fermate rispetto alle proprie esigenze” (voto 7,8); la “possibilità di reperimento dei biglietti e degli abbonamenti” (voto 7,6); la “condotta di guida degli autisti” (7,6); “il rispetto delle fermate” (7,6) e la “comodità del percorso che fa il bus” (7,6). Per tutti questi fattori si riscontra un trend positivo rispetto al 2014. In particolare migliora il giudizio su la “condotta degli autisti” (+0,4) e su la “possibilità di reperimento dei biglietti” (+0,3). Ad incidere sull’ultimo aspetto è stata probabilmente l’opportunità – introdotta da alcuni mesi – di acquistare a bordo i titoli di viaggio del servizio extraurbano.
Restano alcuni fattori di “criticità” che, ottenendo giudizi poco più che sufficienti da parte degli utenti, evidenziano una richiesta di maggiore attenzione: la “pulizia dei bus” (voto 6,4); la “pulizia e manutenzione delle pensiline” (6,5); il “costo del viaggio in rapporto al servizio ricevuto” (voto 6,7); il “comfort sul mezzo” (6,7) e il numero di corse disponibili (voto 6,8).
Ci sono infine voci che, pur ricevendo giudizi discreti, proprio perché ritenute fondamentali restano prioritarie nelle richieste di intervento. In particolare il “controllo su chi non paga il biglietto” (caratterizzato comunque da un trend positivo negli anni), e la “puntualità dei bus” (7), stabile. In quest’ultimo caso agli intervistati non basta il “buono” per ritenersi soddisfatti.
In generale, dal punto di vista socio-anagrafico i pensionati e gli anziani sono i più generosi rispetto alla valutazione del servizio, mentre i più critici sono gli studenti. Per tutti si rileva, all’aumentare del numero dei viaggi effettuati, un aumento dei voti medi di soddisfazione espressi.

LA RICERCA

Le persone intervistate sono state 1.014, di cui 706 possessori di abbonamento annuale o mensile nominativo, attraverso contatti telefonici, e 308 viaggiatori “occasionali”, ovvero in possesso di un biglietto di corsa semplice, attraverso colloqui personali nelle principali autostazioni/fermate. Le interviste sono state effettuate a marzo 2015.
Le due metodologie di rilevazione hanno permesso di avere un campione totale che rispecchiasse le caratteristiche dei viaggiatori complessivi: in fase di analisi dei dati i due campioni sono stati riproporzionati (ponderazione) sulla base della composizione dell'universo degli utilizzatori.

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