Novantasei nuovi treni in arrivo per i viaggiatori, con un investimento di circa 750 milioni di euro nell’arco di quindici anni a carico di Trenitalia/Tper, che si sono aggiudicati la gara per l’affidamento dei servizi ferroviari di competenza regionale. Si è conclusa infatti oggi la “gara del ferro”, indetta dalla Regione
Il corrispettivo contrattuale per il primo anno di servizio è stimato in circa 153 milioni di euro. Con il nuovo contratto la Regione aumenterà le risorse per la gestione dei servizi (attualmente sono poco più di 120 milioni di euro l’anno); il nuovo gestore, dal canto proprio, si impegnerà in un rinnovo radicale dei treni in modo da garantire ai viaggiatori puntualità, regolarità e confort. All’avvio dei servizi, a fine 2018, sarà nuovo più del 50% dei treni circolanti in Emilia-Romagna. L’affidamento avrà una durata totale di 15 anni, prorogabili di altri 7 + 6 mesi (e quindi fino a 22 anni e mezzo). Tra i requisiti richiesti per l’aggiudicazione della gara, c’è l’obbligo di costituzione di un’unica società di capitali per la gestione del nuovo servizio, in modo da ottimizzare personale e uso del materiale rotabile (attualmente invece c’è un Consorzio), e il massiccio rinnovo dei treni circolanti, così da affiancare gli investimenti portati avanti dalla Regione in questi anni. Attualmente in Emilia-Romagna (tra linee gestite da FER e linee gestite da RFI) sono utilizzati circa 140 treni, che fanno più corse nell’arco della giornata. Di questi, 33 sono già nuovi e sono stati comprati con fondi regionali (o europei, ma a disposizione della Regione) a partire dagli anni 2007-2008. Da settembre ne arriveranno altri 7 nuovi (tutti elettrotreni ETR350). Per il primo anno di contratto la nuova società effettuerà circa 18 milioni di treni*chilometro (cioè il numero dei chilometri che devono essere “coperti” dai treni) e 1,2 milioni di bus*chilometro per i servizi sostitutivi.