Riportiamo l'approfondimento di Wired

Uber, a New York uno studio su come cambia la mobilità

Uber, a New York uno studio su come cambia la mobilità

L’azienda parteciperà a uno studio di quattro mesi sull’impatto per il traffico in città ma nessun limite alla crescita dei driver

A New York, l’amministrazione del sindaco Bill De Blasio ha raggiunto un accordo con la mobility-app Uber, rigettando per il momento il disegno di legge per porre un limite al numero dei veicoli presenti in città e di fatto un tetto alla crescita del bacino dei driver: nell’accordo raggiunto tra le parti si prevede uno studio di quattro mesi sugli impatti del servizio sulla mobilità e sul traffico cittadino. Un’indagine aperta anche ad altre iniziative nello stesso segmento.   Studio a cui parteciperà la stessa Uber, mettendo a disposizione i dati richiesti dall’amministrazione per analisi e approfondimenti, evitando così, almeno per il momento, la prospettiva di un tetto alla crescita dei driver in città, inizialmente fissato all’1% in un disegno di legge dell’amministrazione il cui voto era atteso in consiglio comunale. La app quindi, nel rispetto della privacy, come sottolinea l’accordo, deve fornire i dati ma potrà continuare a mantenere il suo attuale tasso approssimativo di crescita.   Un accordo salutato con favore dal vicesindaco Anthony E. Shorris e dal general manager di Uber New York, Josh Mohrer, mentre resta in silenzio il sindaco De Blasio, da molti considerato contrario alla app e favorevole ai tradizionali taxi gialli. Gli animi in città sulla questione erano piuttosto caldi e, come scrive il New York Times, a sostenere Uber, oltre a utenti e vip, c’era perfino il più potente alleato su piazza, il governatore dello Stato Andrew M. Cuomo, che ha definito la app “una delle più grandi invenzioni di questa nuova economia”.   L’accordo raggiunto con Uber è parte di una revisione dell’intera industria del trasporto urbano su quattro ruote, con un occhio particolare alle entrate, ai diritti di consumatori e ai bisogni di certe fasce di pubblico, come l’utenza che ha problemi di disabilità, che la città desidera portare avanti. Tra le contestazioni mosse al servizio, c’era anche quella di contribuire al rallentamento del traffico a Manhattan.E

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