Il primo cittadino dopo un incontro con il presidente della Regione Zingaretti si è scusato con i romani per i disagi subiti nelle ultime settimane. La replica dell’assessore cacciato: «Marino Scorretto»
Così il Sindaco di Roma Ignazio Marino dopo l'incontro con il presidente della Regione Zingareti: «Abbiamo una situazione drammatica dei trasporti nella Capitale, per qualità del servizio e tenuta finanziaria, che esige un immediato cambiamento di rotta e l'ammissione dell'insufficienza del lavoro fatto: chiedo dunque all'assessore Improta di formalizzare le dimissioni annunciate nelle scorse settimane. Al nostro arrivo abbiamo trovato una situazione di bancarotta ma abbiamo deciso di non portare i libri in tribunale: abbiamo tentato un risanamento che però – ha ammesso il sindaco – non è riuscito a migliorare la qualità del servizio. Ho deciso di cambiare Cda di Atac e dò mandato al presidente Micheli di rinnovare profondamente il management allontanando tutti i manager responsabili di inefficienze». Il Comune di Roma cercherà «un partner industriale» per Atac ha aggiunto Ignazio Marino, nel corso di una comunicazione in Campidoglio sul futuro dell’Atac, dicendo che «l'unica alternativa» per l'azienda capitolina dei trasporti «era portare i libri in tribunale». L'intenzione è comunque quella di mantenere in mani pubbliche la maggioranza del capitale. «Penso – ha detto ancora Marino – che possiamo farcela a evitare di arrivare a una soluzione così drammatica» come il fallimento. L’obiettivo di fondo, ha sottolineato, è quello di «migliorare il servizio, salvare l'azienda e salvaguardare l'occupazione». Marino, evidenziando che oggi si limitava a comunicare questa decisione, ha dato appuntamento tra 10 giorni per conoscere i dettagli dell'operazione e rispondere alle domande della stampa. Immediata la replica dell’assessore uscente Improta: «Spiace constatare che il sindaco di Roma Ignazio Marino stia tentando in modo scorretto di accreditare il messaggio che i disagi che sta patendo la città siano responsabilità dell’assessore e del Consiglio d'Amministrazione di Atac, dimenticandosi le valutazioni che abbiamo condotto in questi mesi e che coinvolgono anche altri livelli istituzionali. Vale la pena ricordare che il Cda di Atac è formato da due ottimi dirigenti dell'Amministrazione comunale, il dottor Stefano Fermante, ragioniere generale del Comune, e la dottoressa Cristiana Palazzesi, esperta in Diritto degli appalti, che, insieme al presidente Grappelli e all’amministratore delegato Broggi, sono faticosamente venuti a capo di una situazione economico-finanziaria molto complicata». Anche il centrodestra ha attaccato Marino («comportamento indecoroso, dieci giorni fa diceva che Atac è risanata») mentre nella maggioranza si aprono crepe: «No alla privatizzazione di Atac, è una proposta pericolosa» ha commentato Gianluca Peciola, di Sel, partito uscito dalla giunta ma che comunque garantisce appoggio esterno a Marino.