Il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza presentata da alcune società consorziate invitate alla gara e attuali gestrici del trasporto pubblico locale in provincia di Pavia, istanza che chiedeva la sospensione della gara
E’ la quarta volta che l’autorità giudiziaria (Tre volte il TAR e ora il Consiglio di Stato) si esprime respingendo la richiesta di sospensiva. Pertanto la scadenza della presentazione delle offerte rimane confermata al 30 luglio 2015. Paolo Gramigna, Assessore alla Mobilità Provincia di Pavia: " Ci aspettavamo e accogliamo con grande soddisfazione questa decisione del Consiglio di Stato". L’affidamento ad un unico gestore provinciale del trasporto pubblico locale è un percorso fortemente voluto da questa amministrazione teso a migliorare la qualità del servizio e a preservare posti di lavoro che altrimenti sarebbero stati messi a rischio con i continui tagli di risorse economiche di stato e regione relativamente all’attuale organizzazione del servizio. Spiace constatare che importanti attori istituzionali territoriali, dopo aver condiviso il progetto complessivo, ora improvvisamente lo stiano ostacolando e che alcuni attori imprenditoriali non sappiano cogliere lo spirito competitivo vero, che può fare un salto di qualità alle aziende stesse nel segno di un miglioramento della qualità del servizio reso, fuori da ormai vecchie e superate “rendite” di posizione. Comprendiamo che il cambiamento del bacino unico e dell’unico gestore sia epocale e che quindi possa suscitare reazioni contrarie da parte di coloro che non lo gradiscono più nel momento in cui una promessa diventa un fatto concreto con cui confrontarsi . Tuttavia pensiamo che la sfida che noi abbiamo accettato come amministratori della Provincia per una visione di bene territoriale comune in un mondo in profonda trasformazione debba essere colta da parte di tutti gli attori per superare una visione superata e parcellare di pianificazione e di gestione del Trasposto Pubblico Locale, datata a più di 20 anni, non più compatibile con le esigenze e le aspettative di un territorio profondamente mutato, con la necessità di economie di scala più grandi per contenere i costi, con tecnologie dei trasporti che si sono evolute per determinare una elevata qualità del servizio. Appaiono quindi fuori luogo le strumentalizzazioni legate al lavoro dei dipendenti, evocando scenari funesti assolutamente privi di ogni fondamento con riferimento alla gara in corso di espletamento. Tagli chilometrici con disagi all'utenza e tagli al personale potrebbero invece verificarsi proseguendo con l'attuale organizzazione del servizio a risorse però ridotte . E ciò per noi è inaccettabile”.