Quello che il Ministro Delrio ha ipotizzato a Rimini circa lo scorporo di Rfi, modello Terna, dal Gruppo Fsi ci preoccupa", con queste parole Giovanni Luciano, Segretario generale della Fit-Cisl, commenta le ultime dichiarazioni del Ministro dei Trasporti Graziano Delrio
"Siamo d'accordo con lui che la rete ferroviaria resti pubblica – prosegue Luciano -, non siamo d'accordo con lui se, in virtù di una privatizzazione insensata, questa sia la scusa per fare lo spezzatino ferroviario. Ci hanno provato in tanti nel passato. Il Sindacato dei trasporti si è sempre opposto. Lo stesso Sindacato, lo ricordiamo, che si è caricato la croce di ristrutturazioni molto pesanti. Dalla riduzione da oltre 220.000 a 60.000 degli addetti all'aumento da 36 a 38 ore dell'orario di lavoro settimanale. Ora che c'è un Gruppo industriale solido anziché puntare a sviluppare il trasporto pendolare e quello delle merci la risposta di questo Governo è lo smembramento? Se così fosse si sappia che ci opporremo con grande fermezza. Piuttosto sarebbe il caso, se si vuole veramente unire anche il sud del Paese all'Alta Velocità, di farsi una domanda: siamo sicuri che fare questa privatizzazione per 4, forse 5 miliardi, al massimo di capitale rastrellato, valga la pena? Separata Rfi dal resto del Gruppo, anche un bambino capirebbe che l'unico interesse è sul servizio dell'Alta Velocità. Trasporto pendolare e trasporto merci sulle spalle delle tasse degli italiani e i guadagni delle Frecce Rosse nelle tasche di chi? ".