Ci andrà la nuova generazione forse. Ma la progettazione comincia adesso: il sindaco Dario Nardella condivide il sogno rincorso di slancio dal primo cittadino di Impruneta Alessio Calamandrei. Ma nel frattempo punta a due nuove stazioni di scambio nella zona dell'aeroporto, entrambe sulla linea 2. In pratica, il ferro della tramvia collegato al ferro dei treni
È il masterplan metropolitano del trasporto pubblico, presentato dal sindaco Dario Nardella al Consiglio metropolitano. «È fondamentale che i due sistemi si scambino. E lungo la linea ferroviaria Pisa-Empoli-Firenze ci sarà una fermata in viale Guidoni, in corrispondenza della fermata Guidoni della linea 2», dice Nardella. Chiarendo che tramvia e treno, come espressamente richiesto da Rfi, saranno collegati da una passerella aerea e da ascensori.
La stazione consentirà a chi arriva dalla Pisa-Empoli di raggiungere lo scalo aeroportuale di Peretola senza passare da Santa Maria Novella. Ma un secondo scambio funzionerà anche per la linea ferroviaria Firenze-Prato-Pistoia: una volta realizzata la prolunga della linea 2 in direzione del polo scientifico di Sesto, si potrà contare sulla fermata ferroviaria di Castello che avrà di fiancol fermata dfella tramvia. In questo modo anche i viaggiatori provenienti da Pistoia e Prato potranno raggiungere lo scalo di Peretola senza passare anche in questo caso dalla stazione centrale di Santa Maria Novella. Scambi e e nuove linee però, secondo il masterplan della tramvia. Quali? La linea 4 per cominciare, che sarà la prossima a partire. Anche perché per il primo lotto, quello tra la Leopolda e Le Piagge, ci sono già i 100 milioni di euro stanziati dal governo: un po' meno dei 150 milioni necessari. Prevedendo però di ricorrere al 'project financing' (e al 30% di capitali privati), il Comune può dire di avere già la copertura. Diversamente dal secondo lotto Piagge-Campi Bisenzio, per il quale non c'è ancora 1 euro. Nel «libro dei sogni» c'è poi il prolungamento della tramvia verso Bagno a Ripoli, reclamato a gran voce dai sindaci a sud della città. In più, la prolunga della linea 1 fino alla zona produttiva di Scandicci. E il 'braccio' diretto a Galluzzo-Tavarnuzze.
«Si tratta di 9,2 chilometri, da piazza Paolo Uccello fino al Galluzzo passando per via Aleardi e poi fino a Tavarnuzze con un binario unico a senso alternato», dice il sindaco di Impruneta Calamandrei. Facendo leva su un primo studio di fattibilità commissionato dal Pd del Chianti assieme al Pd regionale aslla società Aleph. «Sono circa 200 i milioni d'investimento richiesti. Ma più dei soldi ora conta l'iter progettuale – dice Calamandrei – non sappiamo quanto ci vorrà, ma se non cominciamo adesso…».