L'Anav protesta: così a rischio i posti di lavoro

Anav Sardegna: “La politica dei trasporti regionali è schizofrenica”

Anav Sardegna: “La politica dei trasporti regionali è schizofrenica”

«La politica regionale sui trasporti è a dir poco schizofrenica». Francesco Fortunato denuncia: «Abbiamo chiesto un tavolo di confronto, sia alla precedente giunta che all'attuale, non ci hanno risposto». L'Anav

«La politica regionale sui trasporti è a dir poco schizofrenica». Francesco Fortunato denuncia: «Abbiamo chiesto un tavolo di confronto, sia alla precedente giunta che all'attuale, non ci hanno risposto». L'Anav nell'Isola – spiega il segretario Alfredo Unali – rappresenta 53 aziende di trasporto locale con 300 addetti, che lavorano con un contratto di servizio pubblico molto simile a quello con l'Arst. Prosegue Fortunato: «La Regione dovrebbe individuare i servizi essenziali minimi da sovvenzionare, invece si taglia, per fare cassa, dove c'è scarso traffico. Ma è ovvio che ci siano pochi passeggeri su molte linee, siamo in Sardegna, 1 milione e mezzo di abitanti e scarsa densità, questi sono servizi sociali». Invece, «si continua a investire sulla ferrovia, che nell'Isola è "far west", ha un costo d'esercizio sette volte superiore al trasporto su gomma e rende soltanto quando i passeggeri sono numerosi». Aggiunge Unali: «Siamo d'accordo sul fatto che il sistema vada riorganizzato, con l'eliminazione di doppioni e sovrapposizioni, ma non dimentichiamo che il treno non arriva dappertutto e la rete non è calibrata per l'alta velocità, e i piccoli comuni sono lontani dalla ferrovia. Quello che manca è uno studio preciso e aggiornato, e i tagli indiscriminati stanno mettendo a rischio molti posti di lavoro nelle nostre piccole imprese».

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