Introvabili ormai i tagliandi da 90 centesimi. La vendita si è dimezzata: "Via ai controlli dopo la Campionaria""
Il costo di una corsa semplice è di 90 centesimi. Eppure il biglietto a questa tariffa è introvabile nella maggior parte delle rivendite e dei tabaccai.
Così, anche se i prezzi dei titoli di viaggio sulla carta sono rimasti invariati, l'aumento è nei fatti. Viaggiare a bordo degli autobus dell'Amtab in realtà costa 1 euro: è il prezzo del biglietto valido per 75 minuti e utile per chi ha bisogno di prendere più di un mezzo; non per chi, invece, deve percorrere solo una tratta.
Ma tant'è. Dieci centesimi in fondo sono pochi e il passeggero, spesso all'oscuro dei prezzi, paga. Alla biglietteria della stazione a tutti indistintamente viene fatto acquistare il ticket da un euro, poco importa che si debbano fare solo un paio di chilometri su una sola linea o che si debba invece cambiare più di un autobus per arrivare più lontano. «Un biglietto per andare al campus» chiede una ragazza, prezzo un euro. Solo su esplicita richiesta del passeggero si può avere il titolo di viaggio da 90 centesimi. Altrove, invece, neanche su richiesta. «No, non abbiamo biglietti da 90 centesimi» spiegano due differenti tabaccai in corso Vittorio Emanuele. Stessa risposta in un'edicola di via Capruzzi. «Solo da un euro». E sempre nel centro murattiano, un altro tabaccaio spiega.
«Non li abbiamo, perchè li fanno ancora? Non ce li mandano».
Nessun ticket da 90 neanche in un bar di corso Sonnino.
La segnalazione dei biglietti di corsa semplice introvabili è arrivata anche all'Amtab. Ieri il presidente dell'azienda del trasporto pubblico barese ha fatto un sopralluogo nella società che si occupa della stampa e della distribuzione dei titoli di viaggio. «I biglietti da 90 cent vengono regolarmente stampati – spiega Nicola Marzulli – se non si trovano in edicole o tabacchi si tratta di una scelta del rivenditore legata per lo più a una questione pratica: con 90 centesimi devono dare il resto di 10 centesimi, con 1 euro è più semplice e veloce. Ma l'Amtab non è responsabile». La municipalizzata ottiene sulla vendita dei biglietti il 92%, il restante 8% viene diviso tra rivenditore e società produttrice dei titoli di viaggio. A guadagnarci dalla vendita a prezzo "rialzato" sono quindi un po' tutti. Anche se, in realtà, negli ultimi mesi c'è stato un vero e proprio crollo delle vendite dei biglietti. «Si è passati – dice Marzulli – dai 12mila biglietti al giorno che la società distribuiva alle varie rivendite ai 6mila. Se prima il rivenditore chiamava la società distributrice ogni 2-3 giorni, adesso è la società a chiamare per chiedere ai rivenditori se hanno terminato i biglietti e hanno bisogno di ulteriori rifornimenti. Il crollo delle vendite in parte è legato all'operazione over 65 ( viaggiano gratis sui mezzi, ndr) in parte all'immagine negativa di questo periodo dell'Amtab». Ma, assicura il presidente, dalla prossima settimana, archiviata la Fiera del Levante e terminate le corse speciali, partiranno controlli incrociati sui bus con polizia e vigili. Ieri intanto almeno altri due bus sono rimasti a terra per avaria.