Entra nel vivo il rilancio di Nuovo Trasporto Viaggiatori (Ntv). Ieri il cda della società ferroviaria ha dato il via libera all'acquisto di otto nuovi treni dallo storico fornitore Alstom
Entra nel vivo il rilancio di Nuovo Trasporto Viaggiatori (Ntv). Ieri il cda della società ferroviaria ha dato il via libera all'acquisto di otto nuovi treni dallo storico fornitore Alstom e ha preso atto del versamento della prima tranche dell'aumento di capitale deliberato lo scorso 17 luglio. Ntv incassa così 60 milioni di euro, che diventeranno 100 entro la fine dell'anno. L'impegno dei soci all'iniezione di liquidità aveva comunque già permesso alla compagnia ferroviaria privata di siglare lo scorso 5 agosto l'accordo con le banche creditrici per la ristrutturazione del debito. L'esposizione di 680 milioni è stata riscadenzata per il 70% al 2028 e per la parte rimanente al 2033. Secondo i nuovi piani, il break even dovrebbe essere raggiunto entro il 2020 grazie al piano di rilancio industriale della società messo a punto dall'amministratore delegato Flavio Cattaneo, affiancato dall'advisor Lazard. Il piano dell'ex numero uno di Terna è imperniato sull'ampliamento dell'offerta di collegamenti forniti da Italo e per questo si è scelto di investire quasi 200 milioni di euro (23-25 milioni il costo di un nuovo pendolino Alstom) nell'acquisto di otto nuovi convogli, che dovrebbero essere consegnati a partire dalla fine del 2017. Intanto in concomitanza con l'introduzione dell'orario invernale Ntv punterà a migliorare l'offerta sulla ricca direttrice Roma-Milano, mentre da dicembre verrà inaugurato il primo nuovo collegamento, il Roma-Verona, e «un progetto di intermodalità treno-bus per servire al meglio le città della Medio Padana», si legge nel comunicato diffuso ieri da Ntv. Un altro passaggio significativo sarà il trasloco nelle stazioni più frequentate, come Centrale a Milano e Porta Nuova a Torino, oltre a Roma Termini. Infine, sul fronte dell'azionariato, il versamento della prima tranche di aumento di capitale ha comportato la diluizione nel capitale da parte dei francesi di Sncf, che non hanno partecipato all'operazione, e dell'ex ad Giuseppe Sciarrone, oltre all'ingresso di Cattaneo e alla conferma dei fondatori Diego Della Valle, Gianni Punzo e Luca Montezemolo, accanto a Intesa Sanpaolo, Generali, Isabella Seragnoli e Alberto Bombassei.