E’ tempo si bilanci per Club Italia al termine dell’attività del 2015. Lo facciamo con Ezio Castagna, presidente del Club dal 2006, e animatore dell’incontro organizzato a Cagliari nella giornata di ieri al quale hanno partecipato aziende tecnologiche ed operatori del TPL
“Come abbiamo visto negli ultimi incontri, – ha dichiarato Castagna – stiamo provando a dimostrare che mettendoci tutti assieme possiamo lavorare bene per un settore che, con buona pace di tutti, è sempre in prima pagina e descritto da tutti come un carrozzone; il nostro lavoro dimostra che gli argomenti di cui discutiamo sono, al contrario, molto seri. E’ vero, stiamo avviandoci su strade nuove, ma sappiano che è quello che i nostri clienti ci chiedono. Quando ci siamo riferiti all’esperienza londinese, dove si può pagare il bus o la metropolitana anche con la carta di credito, pensiamo ad un sistema accolto molto bene dai clienti”. “Le attività che abbiamo messo in campo – ha detto il presidente di Club Italia – stanno generando un patrimonio comune di conoscenze tra tutte le aziende di TPL. Poi ci sarà chi può correre di più e chi è più lento, o ha meno risorse, ma la conoscenza è diffusa”. “Ma dobbiamo anche dire – ha sottolineato Castagna – che se va benissimo che in un futuro neppure troppo lontano si possa pagare il biglietto con la carta di credito, non è possibile che questo succeda solo a Milano, o Roma o Cagliari. Sistemi così innovativi e di peso è giusto che si possano adottare in tutto il Paese. E se Club Italia riuscirà a raggiungere l’obiettivo di riuscire a far pagare di più il biglietto del TPL, e di mettere l cittadini in condizioni di farlo in comodità, un vero grande obiettivo sarà stato raggiunto”. “Siamo contenti – ha detto Roberto Murru, presidente di CTM di Cagliari – del lavoro svolto in questa intensa giornata di lavoro e ci piacerebbe che da questa iniziativa di Club Italia partisse una stagione di lavoro intensa in grado di costruire una serie di progetti da portare all’attenzione degli operatori, delle aziende e dei decisori politici sull’uso delle carte bancarie. Ci piace pensare che si sia partiti da Cagliari per avviare una strada di innovazione che possa riguardare tutto il Paese”.