Dal 13 dicembre il treno ad Alta velocità privato Italo arriverà a Milano Centrale, Torino Porta nuova e Verona ma non ha ancora gli spazi dedicati
Nuova segnalazione di Ntv all'Autorità di regolazione dei trasporti nella lunga guerra con il gestore della rete ferroviaria, Rfi, per assicurarsi biglietterie e spazi dedicati nelle stazioni in cui arriva Italo. La questione più grave riguarda ora le tre stazioni in cui dal 13 dicembre, con il cambio di orario, esordiranno i treni veloci della società privata: Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Verona Porta Nuova. Nonostante le numerose intimazioni rivolte dall'Autorità a Rfi, la società guidata da Flavio Cattaneo non può infatti ancora contare, a 20 giorni dall'avvio del servizio, sugli spazi e i servizi richiesti: alla Centrale si tratta di biglietterie tradizionali e automatiche più uno spazio per «Casa Ita lo», a Torino e Verona di biglietterie più tradizionali. La vicenda è lunga e merita di essere raccontata: parte dalla delibera 70 dell'ottobre 2014 con cui l'Autorità guidata da Andrea Camanzi ha definito misure di regolazione ad ampio spettro per garantire una par condicio nell'accesso alla rete per tutti gli operatori di trasporto. Fra queste misure anche l'obbligo di assegnazione di spazi adeguati ai concorrenti di Trenitalia nelle stazioni. Dalle regole ai fatti, però, il passo non è breve. A seguito di quella delibera, viene infatti aperto dalla stessa Autorità nel marzo 2015 un procedimento sanzionatorio per le inadempienze del gestore della rete Rfi rispetto alle regole definite. Ovviamente il procedimento parte su segnalazione di Ntv che si ritiene gravemente danneggiata dall'atteggiamento di Rfi. Ad agosto, Rfi propone di assumere alcuni impegni vincolanti per evitare la sanzione e questo bastò all'Autorità per chiudere il procedimento senza sanzioni e accogliendo le "promesse" di Rfi. L'Autorità stessa, peraltro, ha chiaramente detto che, nel caso Rfi non avesse ottemperato agli impegni presi, sarebbe stata pronta ad aprire un nuovo procedimento sanzionatorio. Il 20 ottobre, Ntv, non avendo ancora ottenuto gli spazi, presenta all'Autorità una nuova segnalazione e un paio di giorni dopo si tiene d'urgenza una riunione all'Autorità per fare il punto. Nuovamente Rfi si impegna ad adempiere rapidamente, ma al 5 novembre nulla è ancora successo e l'Autorità decide allora di approvare una nuova delibera (la 92/2015) con cui stavolta decide di «ordinare» a Rfi di adempiere a tutti gli impegni assunti e di mettere a disposizione gli spazi richiesti. Passano ancora un paio di settimane e l'ordine dell'Autorità non viene eseguito. Ntv presenta il 17 novembre una nuova segnalazione evidenziando che la delibera 92 è rimasta ancora inattuata. È l'ultimo atto di una partita che secondo l'Autorità avrebbe dovuto garantire l'accesso «equoe non discriminatorio» a tutti gli operatori del servizio.