Secondo in graduatoria Mobit, il consorzio che raggruppa gran parte delle aziende di trasporto che fino ad oggi avevano gestito i vari servizi nei comuni del territorio, del quale fa parte anche Tiemme. Il commento: “Fermamente convinti della inammissibilità dell’ offerta di AT – RATP e ci riserviamo ogni iniziativa a tutela delle nostre aziende e dei loro soci, pubblici e privati”
"Stiamo arrivando alla concretizzazione di un obiettivo importante, cioè la riorganizzazione dell'intero sistema di trasporto pubblico su gomma in Toscana", ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi commentando l'esito della seduta odierna della Commissione di gara, che ha assegnato in via provvisoria il lotto unico regionale dei servizi di tpl su gomma all'azienda Autolinee Toscane.
"Questa gara – ha aggiunto il presidente – è stata una vera 'rivoluzione liberale' del trasporto pubblico, una rivoluzione che porterà novità rispetto al contesto che si era sviluppato negli anni e dovrà produrre miglioramento nella qualità dei servizi. Abbiamo superato una realtà composta da 14 diverse aziende, con 14 consigli d'amministrazione, per arrivare ad un'unica impresa che gestirà il servizio con economie di scala. Questo sarebbe dovuto accadere anche se l'assegnazione fosse andata alla società composta dai consorzi toscani. Si tratta di un bel passaggio. Spesso in Italia ci si lamenta perché occorre molto tempo per fare le cose, ecco questo non sempre avviene per colpa della parte pubblica, ma per la resistenza al cambiamento da parte di tanti soggetti".
Il presidente Rossi ha inoltre ricordato che "se verrà confermata l'assegnazione provvisoria, la società vincitrice dovrà pagare un contributo di 160 milioni di euro ai proprietari delle vecchie aziende per acquistare il loro patrimonio di immobili e di bus. E questo non è soggetto a negoziazione".
Anche l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ha ribadito l'importanza della gara e delle innovazioni che essa porterà nell'organizzazione del trasporto pubblico in Toscana. "Il nostro obiettivo – ha detto – era stabilizzare il sistema del trasporto pubblico a fronte dei poderosi tagli alle risorse subiti negli anni. Direi che ci siamo riusciti, riorganizzando l'intera rete dei trasporti, che sarà più efficiente e più integrata tra urbano ed extraurbano, tra ferro e gomma. Ci saranno tariffe omogenee in tutta la regione e praticamente si potrà viaggiare da Zeri a Firenze con un unico biglietto mentre oggi ne servono magari tre. Uno stesso biglietto per salire su bus, treno o tram".
L'assessore ha precisato che le tariffe saranno bloccate per due anni: fino ad allora il biglietto urbano continuerà a costare 1,20 euro. "Non ci saranno licenziamenti – ha aggiunto – grazie agli accordi stretti con i sindacati e agli 81 milioni di euro che la Regione ha destinato alla riconversione del personale in esubero, che manterrà il posto di lavoro e sarà utilizzato con altre funzioni, dall'assistenza alla clientela, alla lotta all'evasione tariffaria".
L'assessore Ceccarelli ha infine riepilogato i vantaggi che la 'rivoluzione' del servizio del tpl su gomma porterà all'utenza: più puntualità e affidabilità (con l'introduzione di penali in caso di mancato rispetto degli obiettivi previsti dal contratto), nuovi autobus (2100 su 2900 oggi circolanti), maggiore diffusione dei servizi di localizzazione satellitare dei mezzi (avm) ad oggi presenti solo sui treni e sui bus di Firenze e fondamentali per garantire agli utenti informazioni in tempo reale sul servizio, 1000 paline parlanti in più, più attenzione all'accessibilità dei mezzi sia per i cittadini a ridotta mobilità sia per gli ipovedenti, meno evasione a bordo e mezzi attrezzati anche per il trasporto bici. Autolinee Toscana spa, società controllata al 100% dall’azienda pubblica francese RATP, si è aggiudicata in via provvisoria, la gara a lotto unico regionale per l’assegnazione dei servizi di trasporto pubblico su gomma in Toscana per i prossimi 11 anni. Ne dà notizia un comunicato della Giunta regionale precisando che la Commissione ha definito la graduatoria dei partecipanti ed ha letto ufficialmente il nome dell’aggiudicatario del servizio: Autolinee Toscana spa, con un punteggio totale di 99,54 punti, dato dalla somma dei punteggi dell’offerta tecnica (54,59 punti) e dell’offerta economica (40 punti). La commissione – prosegue la nota – ha valutato positivamente anche il piano economico e finanziario sottoposto dall’altra azienda in gara, Mobit, che si è tuttavia classificata seconda con un punteggio di 94,03, dato dalla somma dei punteggi dati dall’offerta tecnica (60 punti) e dell’offerta economica (34,03). Commentando il risultato della gara il presidente di Mobit, Andrea Zavanella, si dice “convinto, sulla base di evidenze legali, della inammissibilità dell’ offerta di AT – RATP” e annuncia “ogni iniziativa a tutela delle nostre aziende e dei loro soci, pubblici e privati”. “Oggi abbiamo appreso semplicemente che entrambe le offerte sono congrue – scrive Zavanella – e che, sulla base di tale verifica, il punteggio dell’offerta di Autolinee Toscane, in virtù del maggior ribasso economico offerto, è superiore a quello di Mobit. “Inizia ora la fase a nostro avviso più importante del lavoro: la verifica dei requisiti dei partecipanti. In questa fase si dovrà accertare, sulla base della normativa nazionale ed europea, la legittimità o meno, della partecipazione dei concorrenti”. Da parte sua, Bruno Lombardi, direttore generale della divisione Italia di RATP e presidente di Autolinee Toscane afferma che l’aggiudicazione “è il primo passo verso la “rivoluzione” del TPL Toscano che porterà vantaggi per tutti: utenti, dipendenti e per la Toscana. È una scelta che conferma il valore della nostra offerta. Grazie alla nostra esperienza porteremo in Toscana innovazione e competenze maturate in tutto il mondo”. AT – afferma un comunicato – è pronta a investire 563 milioni di euro: 93 saranno utilizzati per l’acquisto della flotta di autobus; 300 per acquistare nuovi mezzi; 119 per acquisire i depositi, le biglietterie e altri servizi detenuti dagli attuali operatori e dalle autorità locali e 51 saranno destinati alle nuove tecnologie. La provvisorietà dell’aggiudicazione nasce dal fatto che, come prevede la LR n. 38/2007, sarà richiesta ed esaminata la documentazione che prova l’effettivo possesso da parte dell’azienda aggiudicataria dei requisiti necessari per l’affidamento del servizio, auto-dichiarati nella fase di presentazione dell’offerta. Le verifiche dei requisiti morali saranno effettuate sia su Autolinee Toscane che sul soggetto ausiliario RATP con cui ha partecipato alla gara. Ora inizieranno verifiche sui requisiti tecnico-professionali (esecuzione in un periodo di 3 anni consecutivi di servizi di tpl di linea su gomma con orari programmati e offerta indifferenziata per un ammontare non inferiore a 216 milioni/km bus), sui requisiti economico-finanziari (fatturato globale di impresa non inferiore nell’arco di tre esercizi finanziari consecutivi compresi nel periodo temporale 2009/2012 a 600 milioni), sui requisiti di idoneità professionale (abilitazione alla professione di autotrasportatore su strada) e sui requisiti morali (requisiti previsti dall’art 38 del Codice degli appalti tra i quali, ad esempio, quello di non trovarsi in stato di liquidazi one, di fallimento, di essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali ai dipendenti, situazione antimafia, non aver commesso violazioni in materia di sicurezza, non avere pendenze penali, etc…). Alla fine arriverà l’aggiudicazionbe definitiva. La gara unica per l’assegnazione dei servizi di tpl su gomma, voluta per razionalizzare e ottimizzare il servizio sostituendo gli attuali 14 gestori con uno solo, ha un valore complessivo di circa 4 miliardi di euro, dato dalla base di gara di 2,77 miliardi cui si aggiungono 190 milioni destinati all’acquisto di nuovi mezzi e tutto il ricavato della vendita di biglietti e abbonamenti. Si partirà con il rispetto della attuale rete dei servizi (106 milioni di km annui) e con l’uso di tutti i beni attualmente utilizzati e si passerà nel giro di 3 anni alla rete ottimizzata (98,5 milioni di km annui) nata dalla razionalizzazione delle linee e dal passaggio di alcuni servizi nei ‘lotti a domanda debole’, gestiti direttamente dai Comuni.