Sabato sciopero bus per ventiquattro ore, riceviamo e pubblichiamo dalle OO.SS.

Vertici Ataf, nomine vicine, Bonora e Rossi in pole position

Vertici Ataf, nomine vicine, Bonora e Rossi in pole position

Niente restrizioni, come era sembrato, al diritto di sciopero per via del Giubileo. E dunque attenti al bus sabato 12: potrebbe non esserci o quasi. Non toccando Roma, gli autisti di Firenze potranno scioperare. Così tutti i sindacati di Ataf, dalla rsu (Cobas) a Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal, confermano per sabato la fermata di 24 ore tranne le fasce di garanzia (6 – 9,15 e 11,45 – 15,15)

In pieno corso della Leopolda di Matteo Renzi. Gli autisti protestano perché convinti che Ataf non rispetti l'accordo con il Comune di assumere subito 65 nuovi autisti e inoltre potenziare il servizio per fare fronte all'emergenza cantieri della tramvia. Polemizzano che ne abbia assunti solo una quarantina e che invece per far funzionare il bus nell'era dei cantieri sarebbero necessari tutti i 65 mentre le risorse del Comune dovrebbero essere destinate a altri autisti ancora che funzionassero da riserve. Di parere opposto l'azienda, che considera gli ultimi 25 come potenziamento a carico del Comune. La divergenza ha condotto allo sciopero.   Nel frattempo l'azienda del bus di Firenze è rimasta senza testa per via del trasloco dell'ex presidente e ad Renato Mazzoncini alla guida delle Ferrovie. Le nuove nomine in Ataf sono previste per il 14 dicembre. E pare che non si ripeterà l'eccezione di Mazzoncini che aveva assommato in sé le cariche di presidente e di ad. Sembra ormai certo che le due figure torneranno a separarsi. Il presidente dovrebbe essere Stefano Rossi, milanese quarantacinquenne, anche lui come Mazzoncini di provenienza Busitalia, l'azienda delle Ferrovie che si occupa di bus in Lombardia, Veneto e Umbria e che ha il 70% di Ataf Gestioni.
Rossi è ad dell'intero gruppo. Ad di Ataf, dovrebbe invece diventare, secondo quanto trapela, l'attuale direttore generale di Busitalia provinciale, Stefano Bonora. Chiunque formi la nuova dirigenza avrà un momento difficile davanti.
Da una parte, la vertenza sindacale che ha portato al secondo sciopero in meno di tre mesi e dall'altra il duello con la francese Ratp che ha vinto la gara regionale del trasporto pubblico su tutta la Toscana e a cui Mobit, il consorzio delle aziende toscane di cui fa parte Busitalia – Ataf, intende fare ricorso.

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