La commessa era stata aggiudicata alla polacca Solaris, sì al ricorso Iveco. L'azienda: pagheremo la penale
Riportiamo l'approfondimento di Gianni Santucci per il Corriere della Sera di una vicenda che ribalta l'accordo chiuso il 7 gennaio del 2014 e che, fin da subito, venne a lungo commentato per aspetti sia tecnici, sia politici. Da una parte, il contratto per l'acquisto di 250 nuovi bus in 4 anni ha rappresentato il più corposo rinnovamento dei mezzi pubblici su strada negli ultimi anni; dall'altra, dato che il fornitore era un'azienda polacca in forte espansione, la Solaris, rappresentò una forte novità nella gestione delle aziende pubbliche di trasporto. La novità fu lo spunto anche per alcune polemiche in relazione al costo della mano d'opera per l'azienda. Oggi, dopo la prima sentenza del Tar lombardo, anche il Consiglio di Stato ha bocciato quel contratto, accogliendo il ricorso presentato dalla Iveco. Il massimo organo della giustizia amministrativa ha per ora pubblicato soltanto il dispositivo della sentenza (come anticipato dal quotidiano Avvenire ), ma pur nell'attesa delle motivazioni è possibile definire quali saranno le conseguenze. L'Atm firmò infatti con Solaris un contratto per la fornitura di 250 autobus da 12 metri in 4 anni. Lo stesso Tar, dopo il primo ricorso, non ha però sospeso i provvedimenti, e dunque l'Atm ha ordinato a Solaris i primi 125 bus, che già da mesi sono in servizio a Milano (dice l'azienda: «La partita di bus acquistati sta dando ottimi risultati ed è quotidianamente apprezzata dai milanesi»). Gli effetti della decisione del Consiglio di Stato dovrebbero dunque essere due. Primo: se Atm vorrà proseguire nell'acquisto dei 125 bus da 12 metri che ancora mancano alla fornitura, dovrà comprarli da Irisbus e non più da Solaris. L'azienda non è comunque obbligata a prendere quei mezzi. Il secondo aspetto riguarda invece i risarcimenti riconosciuti a Irisbus, che dovrebbe aggirarsi poco sopra il milione. Commenta l'azienda: «Il contratto con Solaris non è stato comunque invalidato… l'eventuale indennizzo che dovrà essere corrisposto ad Irisbus Italia è largamente inferiore alle economie conseguite da Atm con l'acquisto dei primi 125 bus Solaris». Tradotto: comprando gli autobus dall'azienda polacca Atm ha risparmiato circa 5,5 milioni, e pur se dovesse pagare un milione di penale, il saldo sarebbe comunque vantaggioso.
L'azienda polacca presentò questa offerta: costo di ogni autobus, 228 mila euro; costo della manutenzione, 29.400 euro per ogni bus e per 4 anni. Irisbus offrì un prezzo meno vantaggioso sia per il singolo mezzo (238 mila euro), sia per la manutenzione (69 mila). In totale, Atm ha risparmiato circa 50 mila euro per ognuno dei 125 bus. Il tema chiave del ricorso riguarda proprio i costi di manutenzione, che i legali Iveco hanno definito anomali. Su questo elemento si era fondata la sentenza del Tar. È probabile che anche la decisione del Consiglio di Stato sia fondata sulla voce manutenzione, ma bisognerà attendere.