La proposta :18 nuovi convogli, frequenza ogni sei minuti e linea sempre in funzione
Trasformare una vecchia linea ferroviaria in moderna metropolitana. Questo è il progetto per la Roma – Lido della Ratp, il consorzio italo-francese che comprende Ansaldo Sts e Itachi. Il project financing presentato alla Regione Lazio quando nel 2015 è scaduto il contratto con Atac (al momento prorogato di un anno) è un progetto di partecipazione tra pubblico e privato che prevede il rinnovo completo di binari, treni, sistema di segnalamento, telecamere di videosorveglianza e info per gli utenti. Un cambiamento radicale della linea inaugurata nel 1924 con una flotta di treni con un'età media di 35 anni, per servire la zona di circa 350mila viaggiatori tra Ostia, Acilia, Dragona e altri quartieri. «Siamo alla fase della conferenza dei servizi "istruttoria"» dicono dalla Regione. «Se i pareri tecnici di Comune di Roma, Ministero dei Trasporti e altri soggetti competenti come Vigili del Fuoco e Asl, valuteranno la pubblica utilità dell'opera, si farà un bando pubblico per affidare la gara al miglior offerente ». I tempi? «In primavera si dovrebbe definire» assicurano dalla Regione. Sulla linea dove ogni anno transitano 27 milioni di viaggiatori, l'obiettivo della Ratp che a Parigi gestisce la metropolitana e in Italia la linea tranviaria di Firenze, è di aumentare la frequenza garantendo un treno ogni 6 minuti. Ora secondo la tabella del sito Atac, la frequenza è ogni 10 minuti nell'ora di punta e più di 25 nelle ore meno calde della giornata. Ma di fatto ogni giorno per le migliaia di cittadini che prendono la Roma – Lido per andare al lavoro e a scuola non c'è alcuna garanzia di arrivare all'orario stabilito. E al momento l'Atac, con le casse in rosso, non riesce né a rinnovare i mezzi, né a fare la manutenzione. «La linea va completamente rifatta», dicono da Ratp. «L'investimento per 18 treni nuovi è del valore è di 450 milioni di euro, di cui 230 provenienti da privati e 200 dal pubblico». Risorse che potrebbero provenire oltre che dalla Regione, dal Ministero dei Trasporti. Il progetto della Ratp prevede 25 anni di concessione, tempi utili anche per andare a regime con gli introiti dei biglietti per i quali il consorzio ha già ha sperimentato a Parigi il sistema dei controllori-poliziotti sui treni e dei tornelli anti-scavalcamento. «La frequenza dei treni, inoltre, è garantita anche dalla nuova alta tecnologia del sistema di segnalamento che consente di valutare i tempi di frenata, la velocità e la sicurezza dei treni», assicurano da Ratp. E nel caso di incidenti, come quello avvenuto ieri che ha causato il blocco prolungato di un convoglio a causa di un passeggero deceduto, entra in campo il «servizio parziale»: «C'è la possibilità di superare il convoglio fermo con le linee di scambio, non si blocca mai la linea, cosa che con l'attuale struttura non si può fare».