Le carte bollate scendono in campo

E’ scoppiata la guerra tra Mobit e Ratp

E’ scoppiata la guerra tra Mobit e Ratp

La sconfitta Mobit e la vincitrice Autolinee Toscane, controllata dal colosso francese Ratp, si contendono a colpi di carta bollata il tpl toscano

Al principio c’è stata la gara unica regionale indetta dalla regione Toscana dal valore di 4 miliardi e vinta da Autolinee Toscane, poi, nel “dopo partita”, sono scesi in campo i contendenti che armati di carte bollate hanno cominciato a darsele di santa ragione.

Si potrebbe commentare in questo modo la vicenda legata alla concessione dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma per il lotto unico regionale toscano.
Del resto, Mobit (il consorzio che raggruppa tutte le aziende toscane del tpl guidate di fatto dalle Ferrovie italiane tramite Busitalia che già gestisce la fiorentina Ataf ) un minuto dopo la proclamazione del vincitore aveva già preannunciato ricorsi alla magistratura.

Detto, fatto. Mobit, infatti, nei giorni scorsi, ha presentato un esposto contro Ratp e la Regione all'Anac (l'autorità nazionale anti corruzione presieduta da Cantone) e poi ha inoltrato ricorso al Tar.
Oggi, la querelle, si è tinta di colori ancora più forti: al rifiuto opposto da Mobit di consentire la ricognizione (prevista dal bando di gara) sui depositi, le officine e gli autobus ai francesi di Ratp, la Regione ha risposto segnalando l'«atteggiamento ostativo» di Mobit all'Autorità di regolazione trasporti e all'Autorità garante della concorrenza e del mercato.

All’origine dello scontro l’accusa ai francesi, da parte di Mobit, di non poter concorrere in Italia perché gestori del trasporto parigino con assegnazione diretta e non attraverso gara come previsto dalla normativa europea. Accusa sempre respinta dai francesi di Ratp che hanno replicato sostenendo che tale assegnazione era precedente all’entrata in vigore della norma e che in seguito hanno ottenuto le altre concessioni tramite gare. Per ora, in attesa che i nodi vengano sciolti in sede giurisdizionale, rimane la comunicazione dell’autorità guidata da Cantone che si è preso qualche giorno di tempo per approfondire la questione e ha raccomandato ai belligeranti di non mettere in atto iniziative in grado di pregiudicare l’esito della vicenda.

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