Accordo raggiunto tra Parlamento Ue e Consiglio 

Europa: dal 2020 scatta la liberalizzazione del settore ferroviario

Europa: dal 2020 scatta la liberalizzazione del settore ferroviario

Trovato l’accordo per la liberalizzazione del settore ferroviario. Si comincia nel 2020 con l’alta velocità e dal 2023 toccherà alle tratte del servizio pubblico

L’augurio, visto l’atteggiamento degli stati europei e la chiusura delle frontiere di fronte al dramma dei profughi, è che la «Schengen ferroviaria», come è stata definita da alcuni eurodeputati, non faccia la stessa fine.
Schengen o non Schengen, rimane che dal 2020 scatterà la liberalizzazione sulle tratte nazionali dell'Alta velocità, e dal 2023 si apriranno alla concorrenza anche le tratte di servizio pubblico, con eccezioni ma sotto condizione per quelle non remunerative. L’accordo raggiunto tra Parlamento Ue e Consiglio, riportato da “Il Sole 24 Ore”, completa il disegno complessivo del riordino europeo sulla materia ferroviaria.
La parte tecnica, relativa all’armonizzazione degli standard, era stata, infatti, gia adottata dalla Commissione; ora, con l’accordo raggiunto per la parte relativa al mercato, il quadro si completa. Ultimo passaggio la ratifica dei 28 stati.
Nel commentare l’accordo raggiunto la commissaria Ue ai Trasporti, Violeta Bulc, ha parlato di nuovo capitolo per le ferrovie europee: «L'apertura graduale del mercato – ha spiegato –  migliorerà la performance dei servizi ferroviari, creerà nuove opportunità di investimento e spingerà la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore». Secondo la commissaria, inoltre, il nuovo sistema ferroviario europeo consentirà anche di «incoraggiare gli europei a fare un maggiore uso del treno».

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