Mobilità, prossima fermata l'automazione dei veicoli 

Guida automatizzata: l’Ue sottoscrive la Dichiarazione di Amsterdam

Guida automatizzata: l’Ue sottoscrive la Dichiarazione di Amsterdam

I ministri dei trasporti dei paesi Ue hanno sottoscritto un documento che impegna 28 paesi ad adottare tutte le misure necessarie per favorire lo sviluppo e l'introduzione dell'automazione dei sistemi di guida

I 28 ministri dei trasporti dell’Unione Europea in una riunione informale tenutasi alcuni giorni fa ad Amsterdam si sono incontrati e hanno condiviso una dichiarazione d’intenti per l’introduzione entro il 2019 delle auto connesse e automatizzate.
  La “Dichiarazione di Amsterdam”, (nome dato al documento sottoscritto) si pone l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e ridurre l’impatto ambientale del trasporto su strada.  Nel commentare l'accordo il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Simona Vicari ha sottolineato la profonda trasformazione del concetto mobilità: "Oggi stiamo andando verso forme di propulsione alternative, che unitamente all'introduzione di tecnologie sempre più avanzate, incidono profondamente e modificano la concezione stessa della guida".
  I 28 rappresentanti, partendo dal presupposto che le tecnologie dei veicoli connessi e automatizzati offrono un grande potenziale per migliorare la sicurezza del traffico, i flussi di traffico e l’efficienza complessiva del sistema dei trasporti, si sono impegnati a sostenere lo sviluppo della guida connessa ed automatizzata attraverso una serie di iniziative, come la marcia in plotone dei camion (platooning), il pilota automatico sulla strada e la creazione di corridoi ITS. Del resto i veicoli connessi ed automatizzati sono già in fase di sperimentazione sulle strade pubbliche e sono in fase di graduale introduzione sul mercato per uso commerciale.
  L’impegno assunto dai ministri riguarda, dunque, il raggiungimento di obiettivi condivisi come quello di facilitare l’introduzione di veicoli connessi, anche attraverso la condivisione degli sviluppi tecnologici raggiunti e soprattutto lavorando in un quadro interoperabile per i sistemi e servizi. L’obiettivo è quello di eliminare gli ostacoli e promuovere la coerenza giuridica verso una flessibilità sufficiente per accogliere l’innovazione, facilitare l’introduzione sul mercato e consentire l’utilizzo transfrontaliero di tali veicoli.

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