Progetto Snam

Metano per il Tpl: Snam al lavoro per sviluppare la rete di distribuzione

Metano per il Tpl: Snam al lavoro per sviluppare la rete di distribuzione

Dopo il recepimento della direttiva europea Dafi Snam punta al raddoppio delle stazioni a metano fino a 2200 nei prossimi 10 anni e incremento del parco circolante per portare l'asticella sopra i 3 milioni di vetture. 

Secondo quanto riportato dal "Sole 24 Ore" di oggi in edicola il gruppo Snam è in piena attività per quanto riguarda lo sviluppo di una rete di stazioni per incentivare la diffusione nel trasporto pubblico locale del gas naturale come carburante alternativo per l'autotrazione.     Con il recepimento della direttiva europea Dafi (provvedimento che disciplina le misure necessarie a garantire la costruzione e l'esercizio di un'infrastruttura per i combustibili alternativi e per l'attuazione delle specifiche tecniche comuni per tale infrastruttura), Snam ha cominciato a compiere i primi passi in questa direzione.       L'azienda italiana ha infatti da tempo costituito una sezione affidata alla guida di Andrea Ricci, che ha alle spalle un trascorso in Shell e poi in Q8, incaricata di preparare gli accordi necessari allo sviluppo di una rete capillare per la distribuzione del metano.     Nei mesi scorsi ha  sottoscritto un accordo con le aziende leader nella produzione dei veicoli (Fcae Iveco) e firmato l'intesa preliminare con Api per cominciarea costruire le stazioni (la firma per l'accordo uadro è prevista entro il primo trimestre del 2017).     I due gruppi – scrive il quotidiano – hanno già effettuato un primo scambio di informazioni e ora stanno studiando le stazioni del circuito Api (che vanta oltre 3mila impianti di rifornimento) per arrivare a individuare le 150 che saranno dotate anche del gas per autotrazione e che rappresentano comunque solo una parte di quelle su cui Snam è intenzionata a impegnare i 200 milioni di euro di investimenti riservati al capitolo mobilità sostenibile da qui ai prossimi 5 anni.

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