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Aumenti Trenitalia: i pendolari si rivolgono all’Antitrust

Aumenti Trenitalia: i pendolari si rivolgono all’Antitrust

Federconsumatori e il Comitato pendolari dell'Alta Velocità denunciano all'Antitrust Trenitalia per "abuso di posizione dominante"

Intorno agli aumenti decisi da Trenitalia sugli abbonamenti dell'alta velocità si è scatenata nei giorni scorsi una vera e propria bagarre. Dopo l'invito al dialogo e alla proposta di portare in detrazione il costo dell'abbonamento, avanzati nei giorni scorsi dal Ministro Delrio, oggi a prevalere è la denuncia presentata ll'Antitrast dal Comitato pendolari dell'alta velocità insieme a Federconsumatori.   Abuso di posizione dominante è l'accusa mossa dai ricorrenti nei riguardi di Trenitalia che nelle settimane scorse ha comunicato l'aumento del costo degli abbonamenti mensili, compreso tra il 20 e il 35 per cento, per i Frecciarossa che viaggiano nelle ore di punta.   Il Comitato e la Federconsumatori punta ad una sospensione degli aumenti motivando che la non c'è alternativa dal momento che la società controllata dallo Stato ha il monopolio nell'offerta di servizi in abbonamento sulla rete ad alta velocità (Italo-Ntv non offre più questo tipo di servizio) e, di fatto,  gode di una «posizione dominante negli orari di pendolarismo».   Intanto, l'ad di FS Renato Mazzoncini, è atteso nelle prossime ore in commissione Trasporti del Senato: l'ad è chiamato a spiegare le ragioni degli aumenti e ad attenderlo troverà non pochi esponenti politici in sintonia  con la protesta dei pendolari.

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