Mobilità a Roma

Roma: la giunta Raggi rispolvera l’area C

Roma: la giunta Raggi rispolvera l’area C

Progettata dalla giunta guidata dall'arcinemico Ignazio Marino nella passata consiliatura, l'amministrazione pentastellata rispolvera l'area C  per decongestionare il traffico nel centro della Capitale

"Non importa che il gatto sia nero o bianco, l'importante e che prenda il topo". La frase, attribuita a Deng Xiao Ping, l'uomo che ha guidato la Cina del dopo Mao, si adatta bene al ripensamento grillino riguardo l'introduzione di un'area C anche a Roma.   Progettata dalla giunta guidata dall'arcinemico Ignazio Marino nella passata consiliatura, l'amministrazione pentastellata – secondo quanto riportato dall'edizione odierna del uotidiano "la Repubblica" –  rispolvera l'area C  per decongestionare il traffico nel centro della Capitale.   La misura, studiata dall'ex assessore alla mobilità Guido Improta, era parte integrante del Piano generale del traffico urbano e non ha mai visto la luce a causa della nota debolezza della precedente consiliatura e della irriducibile opposizione dei consilieri di minoranza, compresi quelli a 5 Stelle.   Oggi però si registra una inversione a U da parte della nuova amministrazione che rispolvera il progetto. Nelle dichiarazioni stampa il consigliere 5 Stelle Enrico Stefàno, presidente della commissione Mobilità in Campidoglio, dice: : "L'Area C, la famosa congestion charge, è allo studio. Non pensiamo di riuscire a presentarla entro il 2017." Dunque, il "topo" traffico ha trovato il suo gatto: «L'obiettivo – dichiara Stefàno- è quello di abbattere il traffico privato almeno del 10 per cento nell'area interessata". . La gradualità ipotizzata dal presidente della commissione Mobilità prevede che per entrare in auto all'interno dell'anello ferroviario, una volta esauriti gli ingressi bonus assegnati a ogni residente, si pagherà il biglietto.   Musica per le orecchie di chi, nella capitale, auspica da sempre un accesso limitato e regolamentato delle auto private nel centro di Roma. Non resta che aspettare per vedere se il progetto Area C a trazione grillina avrà miglior sorte.

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