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Milano: Piano mobilità , primo sì del Consiglio Comunale

Milano: Piano mobilità , primo sì del Consiglio Comunale

Il Consiglio comunale ha adottato il piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) che definisce le linee guida della mobilità per i prossimi 10-15 anni 

Con 28 voti favorevoli, 7 contrari il consiglio comunale di Milano ha approvato  il piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) che definisce le linee guida della mobilità per i prossimi 10-15 anni Rispetto al testo originario sono 75 gli emendamenti presentati dalle opposizioni che sono stati approvati dalla maggioranza. La procedura prevede ora che dopo la pubblicazione i cittadini, gli enti, le imprese e le associazioni, avranno 60 giorni di tempo per esprimere osservazioni e integrazioni. Al termine di questo periodo il piano tornerà in aula per la definitiva approvazione.   Il piano approvato affronta in modo sistematico due grandi nodi della mobilità a Milano, la congestione e l’inquinamento, per disegnare le politiche dei prossimi 10/15 anni. È previsto un costante sviluppo del trasporto pubblico anche oltre i confini urbani lungo le direttrici di Monza, Baggio, Vimercate, Paullo delle linee metropolitane e il prolungamento a Sud del 24 e del 15, il potenziamento della metrotranvia a Nord e Gobba e Certosa. Sempre in tema di trasporto pubblico sarà sviluppato il trasporto pubblico di superficie, le linee T e le filotranviarie in periferia.     Fra le novità introdotte con il passaggio in Consiglio, la Circle Line che recepisce il documento sugli Scali ferroviari e prevede un potenziamento del passante ferroviario, maggiori frequenze e più fermate per favorire i collegamenti fra le linee metropolitane.   Per quanto riguarda i mezzi pubblici l’obiettivo è arrivare al 90% dei mezzi Atm con il pianale ribassato quindi più accessibile alle persone con disabilità o difficoltà a muoversi. Uno dei perni del Piano ruota attorno all’integrazione tariffaria per favorire l’uso dei mezzi pubblici e l’interconnessione con altri sistemi di mobilità.   Favorire la mobilità elettrica e l’uso della bicicletta sono altri due elementi di indirizzo del PUMS. Per questo durante i lavori consiliari di questi giorni è stata recepita la richiesta di consentire la sosta gratuita ai veicoli elettrici e ibrido-elettrici a bassa emissione di Co2. Inoltre saranno potenziate le colonnine e le aree per la mobilità elettrica, complessivamente e considerando soltanto il prossimo triennio la dotazione infrastrutturale su suolo pubblico arriverà a  1.336 punti potenziali di ricarica per 738 stalli di ricarica disponibili. Rendere la rete ciclabile più efficiente e meno frammentaria per costruire percorsi coerenti collegando fra loro i pezzi di piste oggi esistenti è l’obiettivo più importante del PUMS per favorire l’uso della bicicletta. È previsto uno sviluppo anche per la sharing mobility, più elettrico per quanto riguarda i veicoli a quattro ruote e 10mila biciclette in più anche in periferia a favore dell’interscambio con altri mezzi di trasporto con un orario che progressivamente si allunga anche nelle ore notturne.   Un’altra parola chiave del PUMS è sicurezza nelle strade per migliorare la vivibilità attraverso interventi di moderazione del traffico e della velocità veicolare: più Zone 30 che favoriscono i pedoni e i ciclisti in prossimità di scuole o altri attrattori e più accessibilità.   E sempre in tema di strada e di sostenibilità il PUMS porta a un cambio di passo anche nella sosta: la strada non appartiene ai veicoli ma ai cittadini e per questo va favorita la rotazione nell’occupazione dello spazio. Inoltre più parcheggi per le persone con disabilità.

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