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Genova: Atp, approvato il bilancio 2016

Genova: Atp, approvato il bilancio 2016

Atp, sì al bilancio. Entro l'estate pronto il piano industriale. Attesi 2 milioni dall’aumento di capitale

Con una nota diffusa nel pomeriggio di ieri Atp ha reso noto che l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2016. Con l’approvazione del documento contabile si chiude, dunque, una lunga fase caratterizzata da arbitrati e ricorsi al Tribunale, e si apre quella della programmazione e della ricapitalizzazione della società.
  Superato lo scoglio dell’approvazione del bilancio (che si è chiuso persino in attivo, con più 40 mila euro) Atp è attesa da due passaggi fondamentali: approvazione di un vero piano industriale e la ricapitalizzazione per affrontare il bando di assegnazione del trasporto pubblico locale.
  Per quanto riguarda il primo punto l’ad Sivori, nelle dichiarazioni stampa, ha soltanto fatto sapere che arriverà entro la fine dell’estate e che è previsto l’qcquisto di nuovi mezzi e la cessione di quelli pià vecchi.  
Per quanto riguarda invece la ricapitalizzazione la partita è pià complicata: i due milioni di euro attesi garantirebbero un futuro meno incerto anche in vista del passaggio del bando per il trasporto locale. La parte pubblica (azionista di maggioranza) è pronta a garantire la sua parte. Rimangono invece dubbi sulle intenzioni di Autoguidovie, socio di minoranza, che con il 48.5 per cento delle azioni, dovrà a breve decidere cosa fare: accettare la sfida della ricapitalizzazione e quindi restare in una posizione di minoranza "forte", oppure rinunciare a versare soldi nella società che ormai non controllano più. In questo secondo caso, scenderebbero automaticamente al 23 per cento di azioni circa.   Intanto, come riporta il quotidiano “Il Secolo XIX”, nei giorni scorsi è stata depositata la sentenza relativa alla causa intentata da Autoguidovie, con la quale si chiedeva l'annullamento della nomina dei nuovi vertici di Atp Esercizio e Atp Spa e soprattutto quella di Enzo Sivori ad amministratore delegato. Come si ricorderà, il giudice del Tribunale delle Imprese, Emanuele Giordano, ha respitno in toto il ricorso sostenendo la piena legittimità delle nomine. Inoltre, ha anche imposto ai privati di pagare le spese processuali per 20 mila euro. 

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