Ieri le commissioni congiunte Lavoro e Affari costituzionali del Senato si sono riunite per sbloccare l'esame dei progetti di legge in corso da due anni compresa quella che dovrebbe introdurre regole più stringenti nel settore del trasporto pubblico.
    Il sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba, tuttavia ha chiesto di non concludere la discussione generale ieri, per avere modo di trovare una posizione condivisa tra lo stesso ministero, quello della Pubblica amministrazione e quello dei Trasporti.  Di qui la decisione di riprendere la discussione in autunno nel tentativo di sbrogliare la matassa.
    Le due proposte presentate di revisione della legge sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, presentati da Pietro Ichino e Maurizio Sacconi,  intendono riservare il diritto allo sciopero ai sindacati in possesso di almeno la metà della rappresentatività della categoria di riferimento. L’adesione allo sciopero dovrebbe essere comunicata almeno cinque giorni prima e non si potrebbero più indire assemblee sindacali durante l’orario di lavoro. Inoltre, le proposte in discussione prevedono lo svolgimento preventivo di un referendum fra i lavoratori che confermi l'adesione allo sciopero.