Parte il primo ottobre l'offensiva di Anm contro gli evasori del ticket. Ai 100 controllori dell'azienda si affiancheranno squadre di agenti della polizia municipale.
Più di 100 controllori affiancati da squadre di agenti di polizia municipale (una per ogni coppia di dipendenti Anm in servizio) per contrastare il fenomeno massiccio dell'evasione. Il personale di controllo dei mezzi su gomma e ferro sarà unificato in una sola struttura: i lavoratori saranno dotati di tablet entro la fine dell'anno per comunicare in tempo reale le multe elevate ai trasgressori e fornire informazioni anche sul lavoro svolto alla centrale operativa. A riportare l'offensiva dell'azienda napoletana di trasporti contro gli evasori è il quotidiano napoletano "Il Mattino" di oggi in edicola. La municipalizzata dei trasporti prova, dunque, a cambiare volto e affronta il nodo più problematico del suo bilancio: l'evasione tariffaria. Un progetto voluto fortemente dal nuovo amministratore unico, Ciro Maglione, per razionalizzare, incrementare i controlli, puntare a ottenere maggiori introiti. I turni saranno organizzati per avere una maggiore copertura, seguendo un planning dettagliato con numero di vetture, passeggeri, linee da controllare. Allo studio, – scrive il quotidiano – le tratte più colpite dall'evasione. Si organizzeranno task force e attività mirate concentrando più squadre e chiedendo, se necessario, l'intervento di altre forze di polizia. Lo scorso anno, un simile programma antievasione fu messo in campo in via sperimentale per qualche mese e i risultati furono eccellenti. Per questo anche la polizia locale si dice favorevole all'iniziativa. Gli agenti saranno pagati direttamente dall'Anm e nascerà un servizio di controllo aggiuntivo sui mezzi pubblici, finora mai esistito in maniera strutturale. Per dare il via libera all'operazione si attende una delibera nelle prossime settimane che dovrà stabilire quanti agenti saranno impegnati nel servizio. Il bilancio del piano sarà fatto a sei mesi dall'inizio ma i risultati si potranno verificare fin dai primi 30 giorni di attività. Unica voce fuori dal coro quella dei sindacati che, secondo uanto riportato dal giornale, hanno fatto sapere di non essere d'ccordo con l'iniziativa.