Secondo quanto riportato dall'edizione locale del quotidiano "La Repubblica", oggi in edicola, il consiglio di amministrazione di Gtt, nel piano industriale in preparazione, avrebbe dato il via libera all'ingresso dei privati come fornitori del servizio di trasporto pubblico.     Dunque, l'ipotesi di affidare il 30% del servizio (oggi la quota di Tpl affidata ad aziende private è sotto il 10%) consentirebbe di superare il veto della giunta guidata dalla sindaca Chiara Appendino all'ingresso di soci nel capitale di Gtt e ottenere consistenti risparmi di gestione. Secondo l'analisi dei conti effettuata in questi mesi da Deloitte (advisor incaricato di studiare i bilanci dell'azienda municipalizzata) dall'affidamento e dalla conseguente riorganizzazione del servizio di trasporto potrebbero arrivare fino a 11 milioni di euro.     Nell'analisi dell'advisor presa in considerazione dal consiglio di amministrazione – scrive "La Repubblica" – Gtt riceve 3,5 euro in media per ogni chilometro percorso da autobus e tram; subappaltando quel chilometro il costo  scenderebbe a 2 euro e mezzo consentendo a Gtt di guadagnare 1 euro su ogni chilometro percorso.     Inoltre, nell'elenco degli interventi da mettere in atto per avviare il risanamento dell'azienda, il piano prevederebbe la revisione del sistema delle manutenzioni: con l'arrivo di nuovi mezzi e con l'affidamento all'esterno della manutenzione dei mezzi l'azienda realizzerebbe risparmi stimati fino a 10 milioni di euro.     La parola ora passa alla politica. Dopo il sostanziale via lìbera all'operazione da parte del presidente della Regione Chiamparino (da sempre favorevole all'infgresso dei privati nell'operazione di salvataggio di Gtt) si attende la valutazione del Comune a guida pentastellata.