Patto per la mobilità

Emilia Romagna: patto per il Tpl, tutto pronto per la firma

Emilia Romagna: patto per il Tpl, tutto pronto per la firma

Il prossimo 4 dicembre sarà firmato un maxi­accordo tra governo, enti locali e aziende per riunire in un unico perimetro ferro­gomma l'Emilia Romagna

La Regione Emilia Romagna prosegue la sua marcia verso la mobilità del futuro. Dopo esserre stata la prima regione italiana a indire una gara pubblica europea per l'affidamento del servizio ferroviario (la gara del ferro vinta nel 2015 da Trenitalia assieme a Tper, l'azienda pubblica di trasporto passeggeri di Bologna e Ferrara), sarà la prima regione in cui, dal 2019, circoleranno 86 nuovi treni elettrici all'avanguardia Pop e Rock presentati un mese fa, a Bologna, dal ministro dei Trasporti, Graziano Delrio e dall'ad di Fs Renato Mazzoncini.     A questi due importanti passi se ne aggiunge un altro: il prossimo 4 dicembre sarà firmato un maxi­accordo tra governo, enti locali e aziende per riunire in un unico perimetro ferro­gomma l'Emilia Romagna. Il "Patto per il trasporto pubblico locale dell'Emilia­Romagna" rappresenta un'assoluta novità nel panorama dello stivale. L'accordo, infatti, unisce in un unico perimetro ferro e gomma e sarà sottoscritto da Regione, Province, Comuni capoluogo, tutte le aziende di trasporto pubblico, i privati in appalto, le agenzie per la mobilità e i sindacati.     Nell'illustrare l'iniziativa Raffaele Donini, assessore regionale ai trasporti, ha dichiarato al quotidiano "Il Sole 24 Ore", oggi in edicola, che: "l'obiettivo è arrivare a una regia unica condivisa e coordinata della mobilità collettiva, con una sola holding regionale del Tpl e un sistema integrato di tariffazione. La strategia non riguarda solo i servizi ai cittadini ma anche la sostenibilità ambientalee la politica industriale del nostro territorio." E ancora: "Abbiamo messo in pista 1,4 miliardi di euro di investimenti per la cura del ferro e della gomma, risorse che genereranno nuova occupazionee sviluppo».      Il trasporto pubblico su binari e su asfalto in Emilia Romagna – secondo uanto riportato dal quotidiano –  è una "industria"che vale più di 7mila addetti diretti e 650 milioni di fatturato, con oltre un milione di clienti (passeggeri) al giorno.  Dice l'assessore:«La gara del ferro è solo il primo tempo di una partita che stiamo giocando d'anticipo seguendo le nuove regole Ue  e i dati indicano giù un aumento dell'utilizzo dei mezzi pubblici in regione, verso il traguardo al 2020 di accrescere del 20% il trasporto ferroviario e del 10% quello su gomma (rispetto al 2014).      Ad accelerare l'iter sarà la fusione, dal 1° gennaio 2019, delle quattro agenzie di trasporto su gomma (Tper, Seta, Starte su Parma sono in lizza Tepe Busitalia dopo un ricorso al Tar), che confluiranno in un'unica holding da 450 milioni di fatturato e 4.500 addetti, la terza per dimensioni in Italia dopo Atme Atac. 

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