Crisi Atac

Roma: l’Atac rispolvera il progetto “Chiamabus”

Roma: l’Atac rispolvera il progetto “Chiamabus”

L'Atac rispolvera un vecchio progetto e lo inserisce nel Dup (Documento unico di programmazione) 2018-2020.

Secondo quanto riportato dall'edizione odierna del quotidiano romano "Il Messaggero", l'Atac starebbe seriamente pensando di riproporre il vecchio progetto "Chiamabus", sperimentato con poco successo oltre 10 anni fa per tamponare la drammatica carenza di vetture su numerose linee. L'esperimento – scrive il giornale – era già stato sperimentato sulle linee che collegavano Acilia, Romanina, Primavalle, Fidene e Ottavia: progetto naufragato a causa dell'esiguo numero di utenti  che lo utilizzavano.      Oggi però (ne sono convinti i tecnici dell'Atac)  con i moderni strumenti a disposizione, l'idea potrebbe funzionare: uno degli obiettivi strategici inseriti nel documento unico di programmazione (Dup) 2018-2020 prevede, infatti,  «l'introduzione di un servizio sperimentale di bus a chiamata nelle aree caratterizzate da una domanda debole».      Attraverso l'impiego di un'app dedicata (per gli anziani poco pratici all'uso dei moderni smartphon è previsto invece  un numero verde) l'autobus a "chiamata" potrebbe ottenere risultati migliori di quelli ottenuti in passato.     L'iniziativa – dicono dalle parti di Via Prenestina – è già attiva in altre città italiane e riguarderebbe alcune linee "a basso carico", in particolare nei quartieri più periferici, la domenica, nei giorni festivi e negli orari notturni, dopo le 21-21,30.  Se funzionante il vantaggio per l'azienda è di tutta evidenza: meno corse e con mezzi più piccoli, che costano di meno.  Vantaggio che ricadrebbe anche sull'utenza:  non più lunghe attese  alle fermate e conoscenza in tempo reale dei tempi di arrivo.

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