Mytaxi Italia, attraverso un comunicato stampa ha denunciato il pesante clima di intimidazione a cui sono soggetti i conducenti di Taxi che hanno aderito al servizio.
Con un comunicato diffuso nei giorni scorsi Mytaxi Italia ha reso noto il clima di intimidazione a cui sono soggetti i conducenti di taxi che hanno aderito al servizio che, attraverso un' applicazione per smartphone, stabilisce un collegamento diretto tra tassista e passeggero. "Noi – ha affermato Barbara Covili, General Manager di mytaxi Italia – non abbiamo intenzione di subire ancora questa situazione o di sottostare ad un clima di violenza e intimidazione e non riusciranno a convincerci a lasciare la città utilizzando questi metodi che, al contrario, ci dimostrano quotidianamente quanto a Torino ci sia bisogno di nuovi operatori e di innovazione tecnologica. Difenderemo i nostri tassisti e il nostro lavoro con ogni mezzo legale possibile e ci auspichiamo che anche le Istituzioni intervengano per distendere il clima e per permetterci di lavorare come in qualunque altra città del mondo”. Mytaxi, ricorda nel comunicato, "è una società con sede in Italia, che crea nuovi posti di lavoro e paga le tasse nel nostro paese, operando in maniera legale e trasparente all’interno della legge quadro 21/92 dei trasporti pubblici non di linea in vigore".
"Ad oggi – fa sapere l'azienda – sono circa 2.800 i tassisti che, in Italia, hanno scelto di lavorare insieme a mytaxi e che hanno visto, in questa app, un innovativo mezzo in grado di avvicinarli agli utenti, procurandogli maggior lavoro e permettendo all’antico mestiere del tassista di competere con tutti gli altri sistemi e servizi tecnologici che sono nati e che stanno nascendo nel settore dei trasporti. E come loro, sono più di 120.000 i tassisti che, in oltre 70 città di 11 paesi d’Europa, utilizzano quotidianamente l’app per la chiamata taxi più grande al mondo".
"A Torino però – continua la nota – la situazione è diversa. Non per l'entusiasmo con cui l’amministrazione, i tassisti e i passeggeri hanno accolto l’arrivo di mytaxi, ma per la reazione, alquanto violenta e preoccupante, di chi ne osteggia l’operato. Sono molti i tassisti che, dopo aver aderito al servizio mytaxi nel capoluogo piemontese, sono diventati oggetto di condotte particolarmente ostili, che sono sfociate, per quanto a nostra conoscenza, in insulti e frasi intimidatorie. Nonostante le denunce presentate alle forze dell’ordine, a tutela dei mytaxisti e del loro lavoro, ancora i casi si ripetono e non sembrano destinati a diminuire. Ciò che stupisce maggiormente è che le ostilità nei confronti dei mytaxisti arrivino proprio da parte di loro colleghi, solo perché i primi hanno scelto di affidarsi ad un sistema di dispacciamento corse diverso dai secondi. A Torino, infatti, apparentemente vige un mercato del tutto chiuso, dove la libera concorrenza sembra non poter aver vita, schiacciata sotto il peso di clausole di esclusiva imposte dall’unico radiotaxi torinese".