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Vicenda Umbria Mobilità, tutti rinviati a giudizio

Vicenda Umbria Mobilità, tutti rinviati a giudizio

Il Gup della procura di Perugia ha rinviato a giudizio gli ex vertici di Umbria mobilità. L'accusa è di truffa ai danni dello Stato

Il giudice per l'udienza preliminare Carla Giangamboni, ha rinviato a giudizio per truffa ai danni dello Stato Renato Mazzoncini, all'epoca ad di Busitalia-Sita nord e attuale amministratore delegato delle Ferrovie, Francesco Viola ex Ad di Umbria mobilità esercizio, Lucio Caporizzi ex presidente della società e direttore regionale programmazione, innovazione e competitività della Regione, e di una dipendente addetta all'ufficio amministrazione della società di trasporto.
Secondo l'accusa i quattro avrebbero ritoccato i dati relativi ai ricavi dell'azienda Umbria Mobilità, inviati all'Osservatorio del Trasporto pubblico per ottenere contributi per quasi 6 milioni di euro. La tesi accusatoria è che gli accusati avrebbero con "artifizi e raggiri" procurato un "ingiusto profitto" realizzato nell'erogazione a favore della Regione di 5.996.000 euro  somma a tutt'oggi sequestrata dall'autorità giudiziaria e da destinare alla mobilità locale.
Tutti e quattro gli imputati hanno ribadito la loro estraneità ai fatti contestati. L'avvio del processo è stato fissato per il 22 gennaio 2020.

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