Divorzio Trenord - Fs

Lombardia: grandi manovre dopo il divorzio

Lombardia: grandi manovre dopo il divorzio

Dopo la separazione consensuale fra Trenord e Fs si lavora alacremente per ridisegnare il futuro trasporto lombardo su ferro

Dopo il divorzio dalle Ferrovie dello Stato su Trenord, è iniziata la corsa contro il tempo per ridisegnare il futuro assetto e il nuovo servizio di trasporto dei pendolari lombardi. Ci sarà molto lavoro da fare, a cominciare dal cambio dei vertici dell'ex società in compartecipazione, conseguenza diretta della decadenza di tutti i patti parasociali, e che secondo il timing concordato dovrebbe scattare alla fine di questo mese.   Dunque, nell'arco dei prossimi 6-8 mesi, e se non ci saranno altri intoppi, si arriverà a una gestione separata del servizio di trasporto ferroviario regionale con due distinte imprese ferroviarie: una controllata da Ferrovie Nord, cioè dalla Regione Lombardia e l'altra da Trenitalia, disciplinate da due diversi contratti di servizio stipulati con la Regione, con l'obiettivo di garantire gli investimenti e migliorare la qualità del servizio.    Secondo quanto riportato da diversi organi di stampa Trenord gestirà il 45 per cento delle tratte, in particolare le linee suburbane e il Malpensa Express. (e, in prospettiva, non si esclude un possibile futuro accordo con Atm) mentre il restante 55 per cento delle corse, invece, sarà gestito direttamente da Trenitalia attraverso due contratti di servizio, che vincoleranno le due società a rispettare i parametri di qualità del servizio e di investimenti fissati dalla Regione come ente regolatore.    Intanto, su alcuni quotidiani, si fanno già i primi nomi dei candidati destinati a sostituire l'attuale amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisè. Tra questi figurano, Marco Piuri, amministratore delegato di Arriva Italia, Emanuele Vender, ad operativo di DB Cargo Italia, che in passato ha lavorato anche lui per Arriva Italia Retail, Anna Polacchini, che ha appena lasciato la guida di Asf, l'azienda dei trasporti di Como.    Tra gli altri nomi segnalati da una società di cacciatori di teste figura ancora pure quello dell'ex numero uno di Fs e Atm, Elio Catania. A dare conferma dell'imminente cambio della guardia è stato ieri il governatore Attilio Fontana, anche se la decisione, in realtà, spetterà a Fnm.

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