"Ho appena firmato la decadenza dell'intero cda di Fs per chiudere con il passato. Siamo il governo del cambiamento e pensiamo che non esista attività industriale, soprattutto se prodotta al servizio dei cittadini, che non abbia un risvolto etico". Così il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli in un post pubblicato sul suo profilo Facebook ha annunciato l'azzeramento dell'intero vertice delle FS.   A distanza di poche settimane dalla riconferma in blocco operata dal governo Gentiloni l'attuale compagine di governo ha voluto azzerare l'era Mazzoncini di Fs. Grazie alla legge Frattini il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e dell'Economia Giovanni Tria hanno ribaltato il gruppo che in questi ultimi anni ha guidato le Ferrovie Italiane.   Per il responsabile del dicastero la svolta non era più rinviabile a causa del livello dei servizi resi ai pendolari: "la barra – ha scritto il ministro sul suo profilo Facebook – si sposta sui treni regionali e sui pendolari in termini di sicurezza e di qualità dei loro spostamenti. E in tutto questo la 'cura del ferro' ha un ruolo fondamentale».   In realtà, con l'operazione avvicendamento dell'intero cda, di fatto si blocca l'intera procedura (avviata dal precedente governo) di fusione di Anas con Fs. Operazione questa sempre vigorosamente contrastata dai 5 Stelle. Altra incognita che si profila all'orizzonte riguarda ora l'ingresso in borsa dell'alta velocità fortemente voluta dal numero uno di Fs Renato Mazzoncini. Al momento non è chiaro se l'attuale compagine governativa è disposta ad andare avanti anche su questa strada.