Vivibilità delle città

Ecosistema urbano 2018: pubblicato il rapporto di Legambiente

Ecosistema urbano 2018: pubblicato il rapporto di Legambiente

L’Italia che fa, che fa bene e spende bene: Mantova, Parma, Bolzano, Trento e Cosenza guidano la classifica del rapporto di Legambiente sulle performance ambientali delle città. Tra le metropoli male Torino. Malissimo Roma, Napoli, Palermo e Catania.

Nel tradizionale appuntamento con  l’annuale rapporto di Legambiente, giunto alla sua venticinquesima edizione, presentato ieri a Milano e realizzato con il contributo scientifico di Ambiente Italia, Il Sole 24 ore e Ispra, l'Italia del buon ecosistema urbano è principalmente l’Italia che fa, che fa bene e spende bene le sue risorse, che si evolve e pianifica le trasformazioni future, che non s’accontenta dello scenario contemporaneo, che in uno o più ambiti produce ottime performance o raggiunge l’eccellenza.   È l’Italia dei capoluoghi in testa alla graduatoria di Ecosistema Urbano di quest’anno: Mantova, Parma, Bolzano, Trento e Cosenza. Ed è anche l’Italia dell’AreaC e della mobilità condivisa di Milano, della gestione dei rifiuti di Oristano, Parma, Trento, Mantova, Treviso e Pordenone, della tramvia di Firenze (e magari in prospettiva quella dell’ambiziosa rete su binari di Palermo), che contiene lo spreco di acqua come Macerata e Monza, che investe sul solare come Padova, che teleriscalda 6mila studenti delle superiori come ha fatto Udine esattamente un anno fa. O ancora è quella parte di Paese che amplia gli spazi a disposizione dei pedoni come ha fatto Firenze, che allarga come Bergamo la Ztl fino a farla diventare la più estesa d’Italia o diventa bike friendly come Ferrara, Reggio Emilia, Bolzano con la sua ciclopolitana e Pesaro con la bicipolitana.   L'altro lato della medaglia è invece rappresentato dalle grandi città. Dal rapporto emerge che quella urbana è una vera e propria questione nazionale:  con l'eccezione di Milano (al 23 posto della graduatoria) arrancano nel fondo alla classifica Torino (78°), Napoli (89), Roma (87°), Palermo(100) e Catania (104).   Nella prima edizione del report, nel ’94 Milano occupava la penultima posizione, peggio faceva solo Napoli, all’ultimo posto. Lo scorso anno Milano era 31esima, oggi è 23esima. Napoli è rimasta negli anni stabilmente nella parte bassa della graduatoria, Roma è ripiombata in basso a partire dal 2010 dopo un’ascesa che l’aveva portata nel gruppo delle prime trenta, Torino addirittura quarta nel ‘98 e nona l’anno successivo e poi, da oltre dieci anni, sempre abbondantemente sotto la sufficienza. 

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