La questione del prezzo del biglietto Atm continua ad agitare le acque della politica meneghina. Da un lato il Comune di Milano che preme per il ritocco delle tariffe per mettere in sicurezza i conti di Atm, dall'altro la Regione che non vorrebbe e allunga i tempi di una decisione certamente impopolare.   Nell'incontro di ieri a Palazzo Marino fra il Sindaco Sala e il Presidente della Regione Fontana si è cercato di arrivare a una decisione condivisa. Il primo cittadino e l'assessore Granelli hanno ribadito l'urgenza di intervenire sulle tariffe e il numero uno della Regione Attilio Fontana, avrebbe aperto uno spiraglio (secondo quanto riportato dal quotidiano "Il Corriere della Sera") circa la possibilità di ottenere dalla commissione competente il semaforo verde. Passaggio del resto obbligato prima dell'approdo in aula per l'approvazione definitiva.   Il punto di caduta sarebbe stato trovato sui tempi differenziati di entrata in vigore delle variazioni tariffarie. L'idea avanzata dal Comune è quella di partire per fasi all'interno di un un provvedimento di riforma delle tariffe che non interesserebbe solo il capoluogo ma l'intero bacino dell'area metropolitana, circa 4 milioni di persone e 140 comuni.   Da parte della regione la consapevolezza di arrivare a una integrazione tariffaria che vede coinvolti Atm e Trenord e su cui gli uffici della regione hanno cominciato a muoversi. Per ora si registra solo una disponibilità da parte del Pirellone all'approdo alla tariffazione integrata. Per il biglietto a 2 euro però dal vertice non sono scaturite certezze sui tempi.