Previsti investimenti per 4 miliardi di investimenti per la sicurezza, con focus su nuovi sistemi tecnologici e potenziamento degli impianti di sorveglianza dei punti strategici
Dopo le polemiche seguite al rogo di una centrale che ha di fatto tagliato in due il paese bloccando il traffico ferroviario, il gruppo Fs ha diramato una nota in cui spiega gli interventi già attuati e quelli da attuare da parte di RFi per garantire più elevati standard di sicurezza. Fs ribadisce che nel piano industriale recentemente presentato l’investimento complessivo per la sicurezza, nell’arco 2019-2023, è di 3,8 miliardi di euro. In concreto ( in particolare sul nodo di Firenze, teatro dell'incendio) Rfi ha in corso l’installazione del sistema ERTMS (European Rail Traffic Management System) che consentirà di distanziare i treni non più con cavi e segnali tradizionali ma con connessioni radio su frequenze sicure, come già avviene sulle principali linee ad alta velocità. L’installazione del sistema ERTMS – fa sapere Fs – inoltre è stata avviata su tutta la rete nazionale: il Piano industriale prevede l’attrezzaggio di 1.250 km di rete entro il 2021 e 3.200 km di rete entro il 2023. Previsti anche investimenti tecnologici di installazione e rinnovo di 320 apparati di stazione digitali (ACCM – Apparati Centrali Computerizzati Multistazione) – già in corso – che andranno progressivamente a sostituire i sistemi di segnalamento preesistenti con tecnologia tutta digitale e interoperabile.