Dopo la pronuncia del Consiglio di Stato si riapre la partita dell'affidamento del servizio su ferro. Arriva Italia pronta a scendere in campo
Secondo quanto riportato dall'edizione odierna del quotidiano locale "Il Gazzettino" Arriva Italia avrebbe confermato «l'interesse per la gara ferroviaria», la procedura competitiva (seppur non una vera e propria gara) annunciata dalla Regione per assegnare il nuovo contratto di servizio per i trasporti su ferro dell'intero Friuli Venezia Giulia. A rimettere in gioco tutto la sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata il 23 agosto, che ha definitivamente respinto il ricorso per revocazione presentato da Busitalia-Sita Nord e Autoguidovie proprio contro l'affidamento di quella gara. La pronuncia del Consiglio di Stato ha dunque spalancato la porta anche all'affidamento del servizio su ferro legato a doppio filo con i servizi di trasporto su gomma (gara vinta nei mesi scorsi dal associazione d'imprese Tpl Fvg in cui Arriva Italia ha una presenza significativa tramite la controllata Saf Udine e la collegata Trieste Trasporti. Sul piatto un bando dal valore di oltre 40 milioni l'anno, 400 milioni circa per un contratto di durata decennale, che l'assessore ai trasporti della regione, Graziano Pizzimenti, ha intenzione di pubblicare entro la fine del 2019 o, con molta probabilità, nei primi mesi del 2020. Si profila all'orizzonte il secondo tempo di uno scontro senza esclusione di colpi dato che Trenitalia, attuale gestore del servizio, non ha intenzione di bissare la sconfitta patita con il trasporto su gomma.