Pubblicato dall'amministrazione capitolina l'avviso pubblico per il servizio di bike sharing a flusso libero
Con una nota pubblicata in queste ore sul sito istituzionale il Comune di Roma ha reso noto che è stato pubblicato l’avviso per la manifestazione d’interesse relativa al servizio di bike sharing a flusso libero sul territorio di Roma Capitale. Una sperimentazione di tre anni che in una prima fase riguarderà esclusivamente mezzi a pedalata assistita e muniti di sistemi GPS. Il servizio deve essere erogato nel rispetto degli standard minimi previsti dalle linee guida sul bike sharing a flusso libero approvate nell’autunno 2018. La sindaca Virginia Raggi, nel commentare la decisione della giunta, ha parlato di volontà dell'amministrazione di investire in una mobilità alterrnativa: “La mobilità integrata e sostenibile – ha dichiarato – è il futuro della nostra città. Dopo la recente approvazione del Pums, ora pubblichiamo l’avviso per consentire lo sviluppo di servizi di bike sharing innovativi. L’obiettivo è garantire ai cittadini la disponibilità di una flotta di biciclette a pedalata assistita e geolocalizzata tramite Gps. Vogliamo incentivare gli operatori ad investire in questo settore strategico per offrire ai cittadini un servizio sicuro, efficiente ed ecologico". Anche l'assessora alla mobilità Linda Meleo ha sottolineato che con l'avviso l'amministrazione capitolina vuole "promuovere un nuovo modello di sharing che può incidere positivamente sull'inquinamento atmosferico, il traffico e la sicurezza. Vogliamo – ha aggiunto – che Roma diventi capofila nell’offerta di questo tipo di servizi. Ci siamo inoltre dotati degli strumenti per poter attuare un puntuale monitoraggio del territorio e tutelare il decoro urbano. L’Amministrazione capitolina si riserva di individuare, nel corso della fase sperimentale, le aree di sosta dove è possibile lasciare le biciclette dedicate ai suddetti servizi, soprattutto in zone di particolare attrattività sotto il profilo commerciale e turistico. L’avviso è valido fino al 31 agosto 2022 e gli operatori pubblici o privati interessati possono presentare manifestazioni di interesse che prevedano una flotta composta da un minimo di 500 fino ad un massimo di 7.000 biciclette per ciascun proponente per l’intera durata della sperimentazione.