L'assessore alla mobilità del Comune di Milano, in un'intervista a "Repubblica" chiede al nuovo governo di riprendere il cammino intrapreso con la Legge Delrio.
«Le parole chiave sono due: infrastrutture e micro-mobilità. È da questo che si deve partire sul fronte dei trasporti». Così Marco Granelli, assessore ai Trasporti e ai Lavori pubblici, in un'intervista concessa all'edizione locale del quotidiano "La Repubblica" oggi in edicola. Una riflessione, quella dell'assessore milanese, che parte dalle specifiche esigenze del capoluogo lombardo ma che è un invito, al nuovo governo, a riprendere il percorso intrapreso con la Legge Delrio. Milano corre e non ha intenzione di fermarsi. Ci sono idee e progetti: "Abbiamo in progetto di prolungare la M1, la M5 e di allungare, sia a est che a ovest, la M4 E poi diano le regole per i monopattininel corso di questi anni" afferma Granelli, che aggiunge: "Sul fronte delle infrastrutture noi abbiamo un obiettivo strategico: raddoppiare i chilometri di metropolitana e metrotranvie veloci". Da qui l'appello, al nuovo governo appena insediato, di rimettere in moto la "macchina" dei bandi previsti dalla Legge: "Nel 2018 – dichiara l'assessore – abbiamo presentato a Roma il progetto per il prolungamento della M1 a Baggio e al quartiere Olmi e alla tangenziale: si tratta di un progetto da 350 milioni, di cui abbiamo chiesto all'esecutivo il 60 per cento. Siamo in attesa". Lo sblocco dei fondi è condizione indispensabile per procedere in direzione dello sviluppo delle infrastrutture e immaginare il futuro del tpl. Attraverso la pubblicazione dei bandi nelle finestre temporali previste dalla Legge – sottolinea Granelli – consente di fare richiesta dei finanziamenti necessari: l'anno scorso il bando c'è stato, l'auspicio è che il nuovo esecutivo sia puntuale, e permetta di inoltrare le nostre richieste sia a fine 2019 sia a fine 2020».