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Lombardia: Trenord, contratto di servizio rinnovato fino al 2030

Lombardia: Trenord, contratto di servizio rinnovato fino al 2030

La Regione Lombardia conferma, senza gara, il contratto a Trenord per altri 9 anni (e 5 miliardi).

Un rinnovo passato sotto silenzio, alla "chetichella", senza nessuna possibilità di avviare un confronto sul futuro del trasporto ferroviario regionale. E così, i cittadini lombardi, sotto l'albero di Natale hanno trovato la delibera del Pirellone che affida fino al 2030 il servizio a Trenord.   Insomma un'operazione da agenti segreti smascherata però da alcuni bellicosi comitati di pendolari che hanno scovato “L'avviso di preinformazione relativo a un contratto di servizio pubblico” sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea, supplemento appalti.   Il "succo" della decisione della regione Lombardia è che la base del venturo Contratto di servizio saranno gli attuali 44.800.000 chilometri/treno annui (di cui fino a un massimo di 1,5 milioni in modalità automobilistica sostitutiva), destinati a crescere fino a 53 milioni di chilometri/treno annui, a fronte di un corrispettivo medio di 7,92 euro/km al netto dei pedaggi (2,80 euro/km). Il corrispettivo unitario medio effettivo crescerà perciò dagli attuali 10,2 euro/km a 10,7 euro/km.   Di fronte alla levata di scudi è giunta in queste ore la pacifica risposta dell'assessora ai trasporti Claudia Terzi che in una dichiarazione (riportata dall'edizione odierna del "Corriere della Sera") ha candidamente ricordato l'inutilità di procedere a una gara per l'affidamento del servizio: «bisogna essere chiari ed evitare inutili demagogie. La gara per l'affidamento non è né una panacea né un dogma e non è a priori una garanzia di maggiore qualità. Di fatto nessuna Regione ha svolto gare realmente contendibili. Non esistono in Italia soggetti sufficientemente strutturati in grado di subentrare a Trenord. Ricordo che nemmeno Trenitalia potrebbe partecipare in quanto strettamente legata a Trenord di cui possiede il 50%. Le gare pro forma non servono a nessuno e non è nemmeno certo che vi siano aziende estere concretamente interessate. Puntiamo a un affidamento diretto fino al 2030 a condizioni migliori delle attuali. Avremo un anno intero (il contratto attuale scade a fine 2020, ndr ) per definire nei minimi dettagli ogni aspetto».
Fine.

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