Vero è che in campagna elettorale (in Emilia Romagna domenica prossima si vota per l'elezione del Presidente e per il rinnovo del Consiglio regionale)  la sfida fra contendenti si combatte anche, e soprattutto, a colpi di promesse, ma l'uscita del presidente uscente Stefano Bonaccini rappresenta una deviazione dall'attuale standard delle promesse elettorali.   Accompagnato dall'assessore ai Trasporti Raffaele Donini, nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato che in caso di rielezione gli oltre 600 mila studenti della regione, compresi nella fascia d'età tra i 5 e i 19 anni, potranno viaggiare gratis sui bus e sui treni. Un impegno che, conti alla mano, costerà alle casse regionali fra i 20 e i 25 milioni all'anno.   Al di là dell'impegnativo esborso il presidente uscente è convinto che una misura del genere, oltre a qualificarsi come una concreta misura a sostegno delle famiglie, sia la forma più immediata per contrastare l'inquinamento e invogliare le nuove generazioni a comportamenti coerenti garantendo loro l'uso gratuito dei mezzi di trasporto pubblici: "Nella prossima legislatura . ha dichiarato Bonaccini – vogliamo rendere gratuiti per tutti gli studenti dell’Emilia-Romagna gli autobus, i treni regionali e qualsiasi mezzo del trasporto pubblico locale, dalle corriere nei tratti extraurbani al Metromare di Costa che collega Rimini e Riccione. Vogliamo fare ripartire i consumi  ma soprattutto vogliamo dare una svolta nella riduzione dell'inquinamento atmosferico. Daremo un segnale robustissimo a chi sceglie di utilizzare il servizio pubblico".