Crisi Atac

Roma: Atac, liquidità fino a maggio

Roma: Atac, liquidità fino a maggio

I timori del numero uno di via Prenestina in una lettera inviata al Campidoglio

«Rivolgo un appello a tutte le istituzioni affinché ci aiutino a non vanificare il salvataggio e l'azione di risanamento di Atac». Così il presidente dell'Atac Paolo Simioni, in una lettera inviata al Campidoglio e  ripresa ieri, domenica 19 aprile, dal quotidiano romano "Il Messaggero"   Il manager in procinto di salutare l'azienda capitolina dei trasporti per approdare all'Enav, rende evidente quello che in parte già si sapeva. Con il lockdown l'azienda di Via Prenestina rischia di non farcela. 
  Nella lettera d'allarme inviata al Campidoglio – riporta "Il Messaggero" –  il numero uno di Via Prenestina segnala il rischio di «una perdita di 112 milioni» che riporterebbe i conti in rosso (meno 140 milioni) per l'effetto lockdown: offerta ridotta del 30% e utenti a meno 80%, quindi incassi solo da un ticket su cinque. Il che si traduce in una perdita di liquidità che consente all'Atac di resistere solo «fino al 31 maggio».   Nonostante una chiusura di bilancio in positivo (+13 milioni) la cui approvazione slitta oltre i termini del 30 aprile, il crollo del servizio e gli impegni finanziari assunti con il concordato rischiano di travolgere l'azienda: Simioni scrive che a giugno l'azienda dovrà versare circa 140 milioni ai creditori (tranche di marzo prorogata per decreto), ma a causa delle misure anti-virus – bus a numero chiuso, ingressi contingentati ecc. – sarà costretta per mesi a produrre meno di quanto chiesto dai giudici fallimentari nell'ambito della procedura.    Un parziale aiuto potrebbe arrivare dal fondo di 600 milioni destinato a tutto il tpl che il Mit intende inserire nel decreto di aprile ma, è di tutta evidenza, che per l'azienda romana senza un provvedimento ad hoc l'uscita dalla crisi rischia di essere un miraggio.

Left Menu Icon